sentenza

Il committente è responsabile solidalmente con il subappaltatore, anche qualora abbia vietato il subappalto

Corte di Cassazione, sentenza 25 ottobre 2019, n. 27382

Decadenza per l’impugnazione del licenziamento del dirigente solo se nullo ex art. 18, primo comma, Stat. lav.

Corte di Cassazione, sentenza 13 gennaio 2020, n. 395

“Insussistenza del fatto contestato” diventa “insussistenza della contestazione del fatto”: giochi di parole per passare dall’indennità ex comma 6 alla reintegra ex comma 4

Corte di Cassazione, sentenza 24 febbraio 2020, n. 4879

Giusta causa di recesso se la prestazione è divenuta totalmente e definitivamente impossibile per inidoneità sopravvenuta

Corte di Cassazione, ordinanza 9 maggio 2019, n. 12373

Nessuna decadenza per l’impugnazione del licenziamento ingiustificato del dirigente

Corte di Cassazione, sentenza 8 gennaio 2020, n. 148

Durante l’aspettativa sindacale non retribuita, restano esclusi dalla contribuzione figurativa eventuali istituti retributivi collegati all’effettiva prestazione dell’attività lavorativa o che non siano previsti dal contratto collettivo di lavoro

Corte di Cassazione, sentenza 6 aprile 2020, n. 7698

Esposizione a campi elettromagnetici – Nesso di causalità – Metodo PC – Radiazioni ionizzanti – Neoplasia

Tribunale di Cremona, sentenza 10 aprile 2015, n. 39

Esposizione a campi elettromagnetici – Onere della prova – Contatto qualificato – Forza eziopatogenetica – Conclusioni del consulente tecnico di ufficio

Corte di Cassazione, sentenza 11 luglio 2019, n. 18701

Esposizione a campi elettromagnetici – Uso del telefono cellulare – Eziologia multifattoriale – Nesso di causalità – Probabilità qualificata – Malattia professionale – Rendita Inail

Corte di Appello di Torino, sentenza 13 gennaio 2020, n. 904

Esposizione a campi elettromagnetici – Uso del telefono cellulare – Eziologia multifattoriale – Nesso di causalità – Probabilità qualificata – Malattia professionale – Rendita Inail

Tribunale di Firenze, sentenza 24 giugno 2017, n. 391

Esposizione a campi elettromagnetici – Radiazioni non ionizzanti – Nesso causale – Storia clinica del lavoratore – Probabilità

Tribunale di Verona, sentenza 7 giugno 2017, n. 293

Esposizione a campi elettromagnetici – Uso del telefono cellulare – Eziologia multifattoriale – Nesso di causalità – Probabilità qualificata – Malattia professionale – Rendita Inail

Tribunale di Ivrea, sentenza 30 marzo 2017, n. 96

Esposizione a campi elettromagnetici – Nesso di causalità – Principio dell’equivalenza – Art. 41 c.p. – Occasione di lavoro

Tribunale di Monza, sentenza 13 marzo 2019, n. 56

Esposizione a campi elettromagnetici – Consulente tecnico (ruolo del) – Tumore – Nesso di causalità – Probabilità qualificata

Tribunale di Milano, sentenza 31 luglio 2018, n. 958

Esposizione a campi elettromagnetici – Nesso causale – Attività professionale – Sufficiente probabilità

Tribunale amministrativo di Cergy-Pontois, sentenza 17 gennaio 2019, n. 1608265

In caso di licenziamento del dirigente, la nozione di giustificatezza si valuta anche in relazione alla coerenza con la motivazione addottata dal datore di lavoro

Tribunale di Firenze 18 febbraio 2020, n. 101

E’ nulla la clausola del CCNL dipendenti non medici delle case di cura private che esclude dal calcolo della tredicesima mensilità alcuni elementi della retribuzione globale di fatto

Tribunale di Bergamo, sentenza 18 febbraio 2020, n. 99

La condizione del previo superamento del corso di formazione per l’accesso al livello superiore appare meramente eventuale, se non dispone a carico dell’azienda un vero e proprio obbligo di tenere corsi di formazione

Tribunale di Milano, sentenza 27 Febbraio 2020, n. 5098

In caso di malattia professionale non tabellata e ad eziologia multifattoriale, la prova della causa di lavoro, indubbiamente gravante sul lavoratore, deve essere valutata in termini di ragionevole certezza, e quindi, esclusa la rilevanza della mera possibilità dell’origine professionale, essa può essere ravvisata in presenza di un rilevante grado di probabilità

Corte di Appello di Torino, sentenza 13 gennaio 2020, n. 904

Nell’ipotesi di concorso di più cause, lavorative ed extra-lavorative, trova applicazione il principio dell’equivalenza delle cause (art. 41 c.p.), secondo il quale va riconosciuta l’efficienza causale ad ogni antecedente che abbia contribuito, anche in maniera indiretta e remota, alla produzione dell’evento. Nel determinismo causale dell’evento morbigeno, è sufficiente la connessione con il servizio espletato, affinché possa essere riconosciuta la natura professionale della malattia

Tribunale di Monza, sentenza 13 marzo 2019, n. 56