sentenza

La clausola del contratto collettivo aziendale che impone l’obbligo di lavorare nelle giornate festive è nulla. Non può essere invocato l’art. 8 non rientrando il lavoro festivo tra le materie delegate all’accordo di prossimità

Tribunale di Milano, sentenza 30 luglio 2020, n. 1217

Spetta la tutela reintegratoria al lavoratore licenziato per motivi ritorsivi (si era messo in malattia dopo la conversione del contratto) anche se al rapporto si applicano le c.d. tutele crescenti (d.lgs. n. 23/2015)

Tribunale di Como, sentenza 15 luglio 2020, n. 124

Anche prima della l. n. 35/2009, la responsabilità solidale del committente ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. n. 276/2003 includeva i premi Inail relativi al periodo di esecuzione dell’appalto

Corte di Cassazione, sentenza 31 agosto 2020, n. 18139

Lavoro a domicilio penitenziario: una prima sentenza dal Tribunale di Padova

Alessandro Alcaro

Genuino anche l’appalto in cui vengano utilizzati i mezzi di proprietà del committente, a condizione che l’appaltatore provi di apportare capitale (diverso dal costo del lavoro) come knowhow, software, beni immateriali etc.

Corte di Cassazione, sentenza 8 luglio 2020, n. 14371

La sentenza di assoluzione del lavoratore potrà incidere solo qualora stabilisca che il fatto non costituisce reato o che l’imputato non l’ha commesso

Corte di Cassazione, sentenza 18 agosto 2020, n. 17221

Le copie delle buste paga firmate, siglate o timbrate dal datore provano il credito che il dipendente ha intenzione di far valere nella procedura fallimentare del datore di lavoro

Corte di Cassazione, sentenza 6 luglio 2020, n. 13781

L’art. 4 del d.lgs. n. 23/2015 è incostituzionale poiché fissa un criterio rigido e automatico, legato al solo elemento dell’anzianità di servizio. Il giudice, invece, deve tenere anche conto del numero dei dipendenti occupati, delle dimensioni dell’attività economica, del comportamento e delle condizioni delle parti

Corte costituzionale, sentenza 16 luglio 2020, n. 150

La consulta modernizza il «pubblico»

Lorenzo Zoppoli (Il Sole 24 Ore, 7 luglio 2020)

Ai fini della legittimità della proroga del contratto a termine stipulata nel periodo transitorio (12 agosto-31 ottobre 2018) deve aversi riguardo non alla data della stipula, bensì al momento in cui gli effetti della proroga stessa si producono

Tribunale di Milano, sentenza 22 giugno 2020, n. 797

La pubblicazione da parte di un sindacalista su un gruppo Facebook, accessibile solo ai dipendenti dello stabilimento, del foglio contenente i piani delle ferie non può essere ritenuta una condotta illecita tale da giustificare l’irrogazione di una sanzione disciplinare

Tribunale di Forlì, sentenza 9 giugno 2020, n. 67

Quando non si è in presenza di alcuna azione giudiziaria diretta a contrastare fenomeni interpositori, non può trovare applicazione quanto previsto dall’art. 32, comma 4, lett. d, della l. n. 183/2010

Corte di Cassazione, sentenza 19 giugno 2020, n. 12030

Nonostante la funzione dinamica dell’art. 2087 c.c., da esso non può desumersi un obbligo assoluto in capo al datore di lavoro di garantire il “rischio zero” quando per le caratteristiche della lavorazione questo risulta ineliminabile

Corte di Cassazione, sentenza 15 giugno 2020, n. 11546

Esposizione all’amianto e onere della prova nell’ambito delle malattie professionali tabellate multifattoriali

Corte di Cassazione, sentenza 4 febbraio 2020, n. 2523

Non è detto che la retribuzione del contratto leader sia sufficiente ex art. 36 Cost.

Tribunale di Torino, sentenza 9 agosto 2019, n. 1128

Il ripetuto uso del telepass aziendale per ragioni extra lavorative può legittimare il licenziamento disciplinare

Corte di Cassazione, sentenza 3 giugno 2020, n. 10540

Il periodo di formazione specialistica non è computabile nell’anzianità di servizio richiesta per il conferimento di incarichi dirigenziali di secondo livello presso le strutture sanitarie ed ospedaliere, salvo diversa previsione

Tribunale di Monza, sentenza 20 maggio 2020, n. 59

In caso di licenziamento per g.m.o. illegittimo, l’indennità ex art. 3 del d.lgs. n. 23/2015 va quantificata tenendo conto oltreché dell’anzianità di servizio, anche della dimensione aziendale e del comportamento tenuto dal datore di lavoro

Tribunale di Roma, sentenza 19 maggio 2020

La discriminazione collettiva basata sull’orientamento sessuale: spunti per una riflessione sulla tutela in caso di vittima non identificabile

Corte di Giustizia, sentenza 23 aprile 2020

Accordi di riduzione della retribuzione: natura giuridica e limiti dell’autonomia individuale

Corte d'Appello di Milano, sentenza 15 gennaio, n. 1974