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Bollettino ADAPT 30 novembre 2020, n. 44
È con profonda tristezza che condivido la notizia della scomparsa del professor Malcolm Sargeant, stimato collega oltre che amico, avvenuta lo scorso 25 novembre.
Malcolm è stato professore di diritto del lavoro alla Middlesex University (Regno Unito). Era un esperto di discriminazioni sul lavoro e la sua attività di ricerca si è concentrata principalmente sui lavoratori vulnerabili e sulla discriminazione basata sull’età.
Nel corso degli anni, si è anche affermato come uno tra i più importanti studiosi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e l’intensa produzione scientifica sul tema lo ha reso un punto di riferimento tra gli addetti ai lavori.
Anche per questo è stato ospite di diverse università straniere, tenendo in qualità di visiting professor lezioni e seminari presso l’Università di Modena e Reggio Emilia (Italia), la Thomas Jefferson Law School di San Diego (USA) e l’Università di Bergamo (Italia).
Malcolm ha inoltre contribuito in modo sostanziale al consolidamento della reputazione internazionale di ADAPT. In qualità di membro del nostro Comitato scientifico internazionale, ha coordinato e partecipato a molti progetti di respiro internazionale, non ultimo quello realizzato in Giappone nel 2013 sull’impatto dei disastri ambientali e naturali sul mercato del lavoro, realizzato in collaborazione con il Japan Institute for Labour Policy and Training (JILP). Insieme al professor Tiraboschi ha fondato l’E-Journal of International and Comparative Labor Studies, la rivista di ADAPT, concorrendo alla sua crescita e interpretando il ruolo di direttore con passione ed entusiasmo.
Nonostante i suoi notevoli successi come accademico, Malcolm era una persona estremamente umile; educato e molto pacato nei modi, era sempre disponibile al confronto. Pur avendo un approccio molto pragmatico, era uno studioso attento e molto preparato, qualità molto apprezzata dalla comunità scientifica internazionale.
Personalmente, ero legato a Malcolm da un debito di riconoscenza. Fu lui infatti ad offrirmi ospitalità durante un periodo di ricerca trascorso a Londra, facendomi sentire parte della sua famiglia. Da allora eravamo diventati molto amici e il trascorrere degli anni non aveva scalfito la solidità del rapporto. Ho sempre nutrito verso di lui una profonda ammirazione, sia come accademico che come persona, e le sue indiscusse qualità umane e professionali erano evidenti a tutti coloro che lo hanno conosciuto.
La sua scomparsa ci rattrista molto, ma tutti i suoi colleghi, amici e studenti ne ricorderanno l’acume e la spontaneità.
Il nostro pensiero va alla moglie Gill e ai suoi figli David e Helen, a cui lui teneva più di ogni altra cosa.
ADAPT Senior Research Fellow
