Il mio canto libero – Scioperi nei trasporti: migliore equilibrio tra i diritti delle persone

Bollettino ADAPT 17 luglio 2023, n. 27
 

In questo torrido mese di luglio si è riproposto il nodo della conciliazione tra il diritto allo sciopero dei lavoratori del trasporto e quello alla mobilità delle persone (e in certa misura delle cose). I presidenti delle Camere hanno provveduto proprio nei giorni scorsi, con colpevole ritardo, al rinnovo della Commissione di Garanzia mentre la precedente ha svolto al minimo il suo potere di iniziativa per contenere una agitazione che penalizza oltre alla utenza l’economia turistica. Il periodo di “raffreddamento”, nel quale si conviene di non effettuare scioperi, comincia infatti solo da fine luglio mentre avrebbe dovuto comprendere l’intero mese.

 

Nel 2009 il governo Berlusconi presentò al Parlamento una proposta di legge delega dedicata all’interruzione del lavoro nei trasporti, nella quale si ipotizzavano il referendum preventivo per le organizzazioni promotrici dello sciopero poco rappresentative, la comunicazione anticipata delle adesioni individuali, regole stringenti per la rinuncia allo sciopero, sanzioni più efficaci per azioni di blocco di strade e reti ferroviarie. In particolare, si volevano evitare i danni all’utenza prodotti dal solo effetto annuncio di scioperi destinati ad avere basse adesioni, magari ritirati all’ultimo momento così da fare danno senza la perdita del salario. La conoscenza nel giorno precedente degli scioperanti era disposta allo scopo di informare con precisione sui vettori funzionanti.

Nello stesso provvedimento era contenuta una norma di rinvio alle parti rappresentative dei datori di lavoro e dei lavoratori per accordi sullo sciopero “virtuale” secondo modalità utili a creare una adeguata deterrenza a queste agitazioni attraverso il concorso oneroso delle imprese.

 

Il governo cadde prima della approvazione della legge e nei lunghi anni successivi quelle proposte non hanno più trovato sufficienti condivisioni politiche nonostante Cisl e UIL le avessero condivise e lo stesso Presidente della Commissione di Garanzia, il compianto prof. Santoro Passarelli, avesse soprattutto sollecitato i decisori a introdurre l’obbligo per il lavoratore di comunicazione preventiva della adesione allo sciopero.

 

Vedremo ora se il governo vorrà riproporre, anche attraverso il dialogo sociale, soluzioni più utili a garantire l’equilibrio tra i diritti delle persone.

 

Maurizio Sacconi
Chairman ADAPT Steering Committee
@MaurizioSacconi

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