Informarsi per capire
Raccolta mensile delle ordinanze interlocutorie della Corte di Cassazione
Il contratto di lavoro dei lavoratori part-time assegnati ai turni deve contenere la precisa indicazione della collocazione di questi. Non è possibile per il datore di lavoro indicare i turni solo successivamente
Per configurare un “ambiente lavorativo stressogeno” rilevano condotte datoriali ancorché apparentemente lecite, episodiche e prive dell’intento persecutorio (contrariamente al mobbing)
La retribuzione del periodo di ferie deve comprendere qualsiasi importo che si ponga in rapporto di collegamento con l’esecuzione delle mansioni lavorative e che sia correlato allo status personale e professionale del lavoratore
In materia di patologie connesse all’attività di lavoro, il giudice può discostarsi dalle valutazioni fornite dal consulente tecnico purché ne specifichi le motivazioni, anche ricorrendo alle argomentazioni offerte dai consulenti di parte
È da considerarsi orario di lavoro l’arco temporale che il lavoratore trascorre all’interno dell’azienda nell’espletamento di attività prodromiche ed accessorie allo svolgimento delle mansioni affidategli
Il diritto del lavoratore di astenersi dall’attività lavorativa in occasione delle festività infrasettimanali è un diritto soggettivo pieno e a carattere generale, al quale può rinunciare solo con accordo (individuale o collettivo)
Il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire che il lavoratore possa fruire delle ferie e di informarlo al riguardo in modo accurato e tempestivo, garantendo che le ferie siano ancora idonee a garantire il necessario riposo
Il lavoratore che si assenta dal lavoro o commette altre irregolarità rilevate attraverso il dispositivo Telepass dell’auto aziendale non può essere licenziato in assenza dell’informativa apposita al dipendente
L’applicazione del comporto ordinario ad un dipendente disabile costituisce discriminazione indiretta
Disabilità, periodo di comporto e licenziamenti: come si adeguano normativa e contrattazione dopo la sentenza della Cassazione del 2023?
È dubbia la legittimità costituzionale dell’art. 14, co. 2, D.L. n. 104/2020, nella parte in cui esclude dal c.d. blocco dei licenziamenti la risoluzione del rapporto di lavoro dei dirigenti per ragioni oggettive
La locuzione “lavoratori ammalati”, impiegata dall’art. 181 del CCNL DMO deve intendersi riferita non solo alla condizione di morbilità in atto ma anche alla condizione patologica cronica suscettibile di riacutizzazioni
Nei giorni di permesso ex art. 33 L. 104/1992, il tempo dedicato ad assistenza del familiare disabile non deve essere rapportato all’intera giornata ma piuttosto all’orario lavorativo, restando irrilevanti le ore serali e notturne
Adesione implicita al CCNL: una nuova pronuncia sull’art. 2070 c.c.
Marta Migliorino
È esclusa la gratuità della prestazione lavorativa svolta dalla convivente more uxorio dell’imprenditore se pienamente coinvolta nello svolgimento delle attività aziendali (rispetto dell’orario di lavoro, rapporto con clienti e fornitori)
Lavoro – Pubblico impiego contrattualizzato – Prescrizione dei crediti retributivi – Contratto a tempo indeterminato – Successione di contratti a termine – Stabilizzazione – Inconfigurabilità del metus – Interpretazione – Fattispecie
Patto di prova – Nullità – Licenziamento – Carenza di giustificazione -Conseguenze – Contratto a tutele crescenti – Tutela risarcitoria
Se al lavoratore è stato già riconosciuto un equo indennizzo per infortunio sul lavoro, nel giudizio di risarcimento danni grava sul datore di lavoro l’onere di dimostrare di avere adottato le cautele necessarie per impedire l’evento
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