Pubblico impiego: arriva la banca dati dei pareri

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Bollettino ADAPT 16 gennaio 2023, n. 2
 
Che tra le missioni principali del piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) vi sia la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, costituisce un fatto ormai noto.

Ciò che forse non si sa è che, nell’ambito di questa rivoluzione digitale, lo scorso 30 dicembre è stato introdotto uno strumento innovativo per la nostra macchina amministrativa.

Si tratta della Banca Dati dei Pareri, una risorsa operativa che consente di ripercorrere gli ultimi 23 anni di atti e orientamenti del Dipartimento della funzione pubblica, in materia di pubblico impiego, organizzazione amministrativa e gestione del personale della PA.
 
In particolare, il nuovo applicativo, consultabile sul portale Lavoropubblico.gov.it, contiene al suo interno oltre 400 tra direttive, pareri e note circolari.

I documenti pubblicati riguardano vari aspetti della disciplina del pubblico impiego: dal trattamento giuridico, economico e previdenziale del personale e della dirigenza pubblica alle assunzioni, dalla disciplina di ferie, permessi e congedi all’istituto della mobilità.
 
All’interno dell’archivio digitale, la ricerca avanzata consente di individuare l’atto di interesse mediante l’inserimento di parole chiave o di informazioni come la data di emissione o la tipologia di atto, i suoi destinatari, l’argomento trattato o l’ambito giuridico.

La raccolta sistematica risponde a molteplici esigenze. In particolare, permette agli uffici pubblici di accrescere la loro capacità istituzionale e la consapevolezza rispetto agli istituti del pubblico impiego e al Dipartimento di svolgere analisi, anche in termini quantitativi, sulle criticità che le pubbliche amministrazioni sottopongono all’Ufficio Organizzazione e Lavoro Pubblico rispetto all’applicazione e all’interpretazione di norme e istituti, in un’ottica di potenziamento dell’efficacia della sua azione.

 

L’insieme degli orientamenti applicativi consente, inoltre, una panoramica dell’ordinamento del lavoro pubblico, anche in chiave storica, dal momento che i pareri resi negli anni si riferiscono alla legislazione vigente nel momento in cui sono stati emessi, consentendo di approfondire l’evoluzione normativa e applicativa inerente la specifica materia oggetto di interesse.
 
Sul punto, il Ministro Zangrillo ha affermato che “La trasformazione digitale è la prima grande sfida che la Pubblica Amministrazione deve affrontare, un processo che prevede profondi cambiamenti nelle strutture, nelle procedure e nei servizi. La Banca Dati dei Pareri è uno strumento utile alle amministrazioni, ai dipendenti pubblici e agli operatori del sistema giuridico per una omogenea e corretta applicazione degli istituti che presentano difficoltà interpretative. Un altro passo in avanti, per una Pubblica Amministrazione moderna e in grado di offrire servizi sempre più efficienti”.

 

Naturalmente l’intervento non rappresenta una novità assoluta. Già in passato le pubbliche amministrazioni avevano cercato di introdurre strumenti di questo genere. Sempre in materia di lavoro pubblico, il Codice dell’amministrazione digitale (D. Lgs. n. 82 del 2005), ad esempio, aveva previsto l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione pubblica, di una Banca dati per la legislazione in materia di pubblico impiego, a consultazione gratuita e che monitorasse le innovazioni normative e della contrattazione collettiva.

 
Francesca Di Gioia

ADAPT Junior Fellow

@franc_digioia

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