GOL alla prova dei fatti: commento ai primi dati di monitoraggio

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Bollettino ADAPT 3 ottobre 2022, n. 33
 
Il 9 settembre è stata pubblicata da ANPAL la Nota di monitoraggio del Programma GOL che rende disponibili i primi dati sull’attuazione della nuova politica attiva del lavoro prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e definita con Decreto del Ministero del Lavoro 5 novembre 2021 di adozione del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL).
 
Sebbene le attività di monitoraggio delle politiche siano ormai una prassi consolidata, nell’ambito del PNRR queste assumono una rilevanza differente rispetto al passato. Gli strumenti di ripresa e resilienza, disciplinati dal Regolamento Europeo 241/2021, sono definiti performance based, ovvero interamente fondati sul conseguimento di target (obiettivi quantitativi) e di milestone (obiettivi qualitativi). Il raggiungimento di obiettivi e traguardi è condizione fondamentale per ottenere il trasferimento delle rate semestrali previste nell’ambito dei Piani nazionali.
 
Nel caso specifico della Garanzia per l’Occupabilità dei Lavoratori, le Regioni, essendo soggetti attuatori di una misura c.d. “a regia” giocano un ruolo centrale ai fini dell’efficace conseguimento di milestone e target. Ne consegue che in caso di mancato rispetto degli obblighi e degli impegni finalizzati all’attuazione del PNRR, laddove sia messo a rischio il conseguimento degli obiettivi intermedi e finali, il Governo può esercitare un potere sostitutivo ai sensi dell’articolo 12 del decreto legislativo 31 maggio 2021, n. 77 sulla governance del PNRR. Il sistema di monitoraggio, quindi, ha l’obiettivo di verificare la sussistenza dei presupposti per l’attivazione del potere sostitutivo oltre che quello di permettere alle Regioni di attuare specifici interventi correttivi in itinere laddove se ne ravvisasse la necessità.
 
La prossima scadenza che interessa il programma GOL è quella del conseguimento entro la fine dell’anno del target della “esecuzione di almeno il 10% delle attività previste entro il 2022” che si traduce, come ricordato nel report di ANPAL, nell’erogazione nei confronti di 300.000 beneficiari del servizio di assessment e della stipula di un patto di servizio che definisca le misure da attivare durante il percorso di politica attiva. Tutte le Regioni hanno una dotazione finanziaria che rende possibile il superamento del target poiché con la Tabella 2 dell’Allegato B del decreto attuativo di GOL sono state assegnate risorse sufficienti per intercettare 600.000 beneficiari entro la fine dell’anno, il doppio rispetto all’obiettivo europeo.
 
Considerato l’avvio tardivo del Programma, il superamento di quota 175.000 presi in carico al 9 settembre 2022, verificato dal Report di monitoraggio di ANPAL, con un trend in crescita per via della progressiva entrata a regime della misura sembra garantire il conseguimento del target per la fine del 2022. Sebbene il valore rilevante per la Commissione Europea sia il totale nazionale, è interessante valutare il dato regionale che fa emergere come Regione Lombardia e Friuli-Venezia Giulia abbiano già conseguito il target con quasi tre mesi di anticipo. Le forti differenze nell’organizzazione dei sistemi regionali di politica attiva hanno certamente giocato un ruolo, favorendo i sistemi più reattivi e flessibili che hanno potuto avviare l’erogazione dei servizi in breve tempo, anche in quadro che è ancora oggi in via di definizione (Per una valutazione sulle diverse modalità attuative di GOL si veda AA.VV., Un primo sguardo ai Piani Attuativi Regionali di GOL, Instant book 1/2022).
 
Uno degli elementi caratterizzanti di GOL è la necessità che il 75% dei 3.000.000 di beneficiari della misura faccia parte di una delle seguenti categorie: donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55. I dati di monitoraggio mostrano che oltre l’85% dei presi in carico rientra all’interno di queste categorie. La percentuale relativamente bassa di partecipanti della fascia 15-29 (23,8%, con minimi in Lombardia – 13% – e Liguria – 15,4%) sono dovuti alla coesistenza con il Programma Garanzia Giovani che si riferisce a destinatari della medesima fascia di età. Con riferimento alla stessa fascia di età, è di particolare rilievo il dato percentuale della distribuzione dei percorsi che rimarca come il 20,5% dei destinatari under 29 ha la necessità di svolgere percorsi di riqualificazione (reskilling) – che prevedono percorsi di formazione medio-lunga fino a 600 ore – prima del reinserimento lavorativo. Questo dato, addirittura superiore a quello della fascia 55+, lascia intendere che i giovani che concludono un percorso formativo non sono adeguatamente preparati per l’ingresso nel mondo del lavoro e che le esperienze di lavoro ad inizio carriera non sempre hanno una valenza formativa tale da permettere un reinserimento lavorativo senza la necessità di ulteriore formazione. D’altra parte, la percentuale di giovani inseriti in percorsi di reskilling è indicativa anche della maggiore propensione dei giovani alla partecipazione a percorsi di formazione di durata maggiore anche in mancanza di una forma di sostegno al reddito.
 
Il programma GOL è ormai attivo su tutto il territorio nazionale anche se ancora non pienamente a regime in tutte le realtà regionali anche perché il quadro operativo di riferimento è ancora oggi in fase di definizione. Sebbene il target previsto per la fine del 2022 sia ormai in via di consolidamento, infatti, è importante ricordare che l’investimento da 4,4 miliardi di euro si concluderà solamente alla fine del 2025 e che per tale scadenza sarà necessario intercettare 3 milioni di beneficiari e attivare interventi formativi per 800.000 di essi. Il monitoraggio di GOL avrà quindi un ruolo fondamentale nel lungo termine per verificare in itinere il progressivo raggiungimento dei target ma anche – e soprattutto – per valutare la qualità della nuova politica attiva e l’effettiva efficacia delle misure finanziate.
 
Gaetano Machì

Scuola di dottorato in Apprendimento e Innovazione nei contesti sociali e di lavoro

ADAPT, Università degli Studi di Siena

@gaetanomachi

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