Tutela e servizi per i lavoratori autonomi: il contributo dell’organizzazione sindacale Vivace

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Bollettino ADAPT 5 dicembre 2022, n. 42
 
Il lavoratore autonomo è definito come “colui che si obbliga a compiere, dietro corrispettivo, un’opera o un servizio, con il lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente”. Tale modalità lavorativa è disciplinata dal titolo III del libro V del Codice civile, che lo distingue in contratto d’opera (artt. 2222 e seguenti) e prestazione d’opera intellettuale (artt. 2229 e seguenti).
 
Elementi strutturali di questa fattispecie giuridica sono l’autonomia (in relazione ai tempi e ai luoghi di lavoro) e la gestione a proprio rischio dell’incarico. Non è escluso, inoltre, che il professionista non possa avvalersi di propri collaboratori per conseguire il risultato pattuito con il committente. L’assenza di vincolo di subordinazione, però, non preclude al committente di disporre di posizioni giuridiche attive che incidano sull’esecuzione di un rapporto. L’art. 2224 c.c., infatti, riconosce al creditore il potere di istruzione e controllo sulle caratteristiche dell’opera pattuita contrattualmente.
 
Nonostante vi sia una fattispecie giuridica unitaria, il lavoro autonomo comprende un’ampia gamma di categorie: piccoli imprenditori, libere professioni ordinistiche, libere professioni non ordinistiche, free lance. Dall’indagine Delphi Inapp-Cansis svolta a dicembre 2021 risulta che, in Italia, i lavoratori autonomi sono più di cinque milioni e rappresentano nel nostro paese circa il 21% dei lavoratori. (D. Barricelli, Il futuro del lavoro autonomo. Sviluppo professionale, rappresentanza e politiche di sostegno al lavoro autonomo. Presentazione dei risultati dell’indagine Delphi Inapp-Censis 2021, Roma, 2021).
 
I dati relativi all’incremento del lavoro autonomo dal 2008 al 2021, rivelano esserci una contrazione del lavoro dipendente sulla fascia d’età più giovani (under 35) a favore del lavoro indipendente. Da parte dei giovani, quindi, emerge una propensione a valutare la libera professione come possibile opzione d’impiego. Tuttavia, è opportuno segnalare che anche tra i lavoratori over 55 si registra questa tendenza di crescita.
 
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Nonostante da tempo in Italia sia stato avviato un processo di ripensamento del sistema delle tutele anche per i lavoratori autonomi, vi sono ancora numerosi fronti che meritano l’attenzione non solo del legislatore ma anche delle parti sociali. Infatti, una rilevante difficoltà che il lavoratore autonomo incontra in Italia sembra essere quella della mancanza di rete: ciò comporta minor accesso alle informazioni, minor collaborazioni e minori opportunità di sviluppo delle competenze. Inoltre, chi oggi ha una partita iva fatica a costruirsi una progettualità di vita a causa della mancanza di garanzie nel pagamento e della concorrenza che aumenta.
 
Lo scenario di un’economia digitale, inoltre, porta con sé il rischio di un tendenziale deprezzamento del lavoro (e, quindi, di una svalutazione delle competenze) con la conseguenza che il lavoratore autonomo che voglia elevare il proprio potere contrattuale in funzione della propria professionalità e specialità debba investire in conoscenza e formazione continua.
 
Posto che il composito universo del lavoro autonomo con la sua eterogeneità di profili professionali e culture di lavoro continuerà a essere un asset importante per il sistema Paese, questo dovrà essere sostenuto anche attraverso la progettazione di un adeguato sistema di tutele e assistenza compatibili con la natura del lavoro indipendente e funzionali alle esigenze che questo presenta.
 
In questa prospettiva, è doveroso segnalare che nel 2009, è nata in casa Cisl un’associazione che ha come mission chi lavora con Partita Iva. Vivace è l’associazione della Cisl, aderente alla FeLSA Cisl, che ha l’obiettivo di rappresentare il variegato mondo del lavoro autonomo occupandosi di tutela, assistenza, formazione e informazione di chi lavora con Partita Iva. La sua missione è quella di tutelare la professionalità e creare una rete di informazioni e cooperazione tra freelance. Inoltre, persegue la volontà di costruire welfare e servizi mirati senza snaturare l’autonomia dei lavoratori indipendenti. Tra gli obiettivi si riscontra anche la volontà di rappresentare i lavoratori autonomi garantendo tempi e pagamenti certi, una fiscalità e un compenso equi, condizioni di lavoro rispettose della salute, tutele previdenziali dignitose e un’attenzione prioritaria al rispetto e allo sviluppo della professionalità.
 
Nella convinzione che essere lavoratori autonomi non significa dover rinunciare a rivendicare tutele, da quando è nata, Vivace si è resa protagonista nel portare all’attenzione del legislatore le istanze di tutela dei lavoratori autonomi, poi confluite nella legge n. 81/2017, conosciuta anche come Jobs Act degli autonomi o Statuto dei lavoratori autonomi. In questa legge, sono state rinforzate alcune forme di tutela (la maternità obbligatoria, la necessità di essere pagati nelle giuste tempistiche, i congedi parentali) e ne sono state inserite delle nuove (la formazione, la forma scritta del contratto).
Un altro fronte sul quale Vivace si è sempre impegnata afferisce la tutela del reddito dei lavoratori autonomi. E ciò non solo nella convinzione che “il buon lavoro si paga” per cui sarebbe stato opportuno ricorrere a dei meccanismi di riconoscimento di un equo compenso, ma anche perché sono sempre di più i lavoratori autonomi che devono fronteggiare temporanei momenti di incapacità lavorativa e reddituale per cause di forza maggiore. Sotto questo profilo, la pandemia ha messo in evidenza l’urgenza di affrontare il tema, nonostante l’organizzazione sindacale da tempo neavesse ravvisato l’importanza e la rilevanza.

 

Ma non è solo questione di tutele connesse alle esigenze della persona. L’organizzazione sindacale in questione si è resa promotrice anche di un’iniziativa finalizzata a potenziare le occasioni di guadagno per i lavoratori autonomi. Attraverso la creazione di community, Vivace favorisce la possibilità, per gli iscritti, di incontrare altri freelance e creare collaborazioni mirate, scambio di lavori e competenze. L’idea di promuovere incontri tra lavoratori indipendenti nasce con l’obiettivo di creare rete, contatti tra i liberi professionisti affinché questi possano interfacciarsi confrontarsi e condividere parte del proprio lavoro tra colleghi. Questo può portare anche alla creazione di sinergie lavorative. Attraverso la community e il contatto con gli operatori sindacali vengono condivise quotidianamente informazioni sindacali e tutte le novità che possono interessare i liberi professionisti. Il senso di community e di aggiornamento continuo si porta avanti anche tramite la comunicazione attraverso i social network: l’associazione registra, infatti, video pillole in cui esperti del lavoro autonomo approfondiscono diversi temi d’interesse.
 
Di particolare rilievo è lo sportello del lavoro autonomo, attraverso il quale Vivace si propone di offrire servizi di orientamento e consulenza per chi vuole aprire la Partita Iva, oltre ad un più ampio servizio di accompagnamento durante tutto il periodo della vita lavorativa (su contratti, obblighi di legge, ricerca di finanziamenti etc…). In altre parole, lo sportello ha il ruolo di accompagnare e sostenere il lavoratore autonomo al fine di consentire che egli si dedichi a pieno alle sue attività, consapevole che per le incombenze lavorative ha a sua disposizione un team di professionisti che lo affiancano. La volontà è quella di non lasciare soli i liberi professionisti e di mettersi a disposizione per un seguito sindacale e professionale.
 

Alcuni di questi sportelli sono già realtà nei territori e a tal proposito si segnala quello aperto nei di Monza Brianza e Lecco, Bergamo e Milano dedicati a coloro che vogliono iniziare a lavorare con Partita Iva o che sono già in attività (in particolare a coloro che lavorano con regime forfettario e gestione separata). La volontà è quella di diffondere lo strumento anche negli altri territori per diffondere il servizio.
 
Annamaria Guerra

Scuola di dottorato in Apprendimento e innovazione nei contesti sociali e di lavoro

ADAPT, Università degli Studi di Siena

@Annamar95342398

Tutela e servizi per i lavoratori autonomi: il contributo dell’organizzazione sindacale Vivace
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