Bollettino ADAPT 27 ottobre 2025, n. 37
Nelle ultime due settimane molto si è mosso nel panorama sindacale: differenti le reazioni di Cgil, Cisl e Uil alla legge di bilancio, mentre continua la crisi per Stellantis e tardano le soluzioni per l’ex Ilva.
Contrattazione collettiva
È iniziato, con l’incontro del 15 ottobre tra Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e le parti datoriali confindustriali Federazione Gomma Plastica, il negoziato per il rinnovo del Ccnl del settore Gomma Plastica per il triennio 2026-2028. Il contratto interessa 165mila addetti. La prossima riunione in plenaria è fissata per il 20 novembre. (qui il comunicato unitario)
Il mese di ottobre ha visto numerosi incontri per il rinnovo del Ccnl Metalmeccanici. Dopo i due incontri tenutisi il 15 e il 17 ottobre in delegazioni ristrette Federmeccanica e Assistal hanno dichiarato che permane la distanza ma c’è anche volontà di arrivare ad un equilibrio. (fonte) Si sono poi conclusi anche gli incontri del 22 e del 23 ottobre, apertisi in plenaria e proseguiti in delegazione ristretta. Tra i temi affrontati: salute e sicurezza, formazione e inquadramento, malattia, lavoratori stranieri, diritti sindacali, campo di applicazione, osservatorio nazionale, diritti di formazione e partecipazione, politiche di genere. Il confronto riprenderà il 30 e il 31 ottobre. (qui il comunicato stampa congiunto)
Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno varato il 15 ottobre la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per gli addetti alla produzione industriale di penne e spazzole in scadenza il prossimo 31 dicembre. La richiesta per la parte economica è di 230€ lordi mensili di trattamento economico complessivo. Il documento sarà inviato alle controparti confindustriali, Assoscrittura e Assospazzole, per dare immediato avvio alla trattativa. (qui il comunicato unitario)
Il 21 ottobre è stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl PMI Tessile e Chimico. A firmare sono Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil con le Associazioni Artigiane (Confartigianato, CNA, CLAAI, Casartigiani). Gli aumenti previsti vanno da un massimo di 200€ per il settore Moda ad un minimo di 150€ per il settore Terzo Fuoco. (qui il comunicato stampa congiunto)
Il 16 ottobre, le stesse sigle – Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil – si erano incontrate con Unionchimica-Confapi per avviare le trattative del rinnovo del Ccnl dei settori PMI Chimica, Concia, Plastica, Gomma, Ceramica, Abrasivi, Vetro della piccola e media impresa aderenti a Confapi. Il contratto, in scadenza il 31 dicembre, coinvolge 55mila lavoratrici e lavoratori. I sindacati puntano ad aumenti che recuperino la perdita del potere d’acquisto e a sviluppare la formazione continua sugli addetti. (qui il comunicato stampa congiunto)
Continuano gli incontri tra Fp Cgil, Cisl Fp, Uilfpl e UilPa per il rinnovo del Ccnl Federculture 2022-2024. L’ultimo incontro si è tenuto il 13 ottobre e si è concentrato sulla modifica della classificazione del personale e sulla parte economica. (qui il comunicato unitario)
Anaepa Confartigianato, Confapi Aniem, Claai costruzioni, Cna costruzioni e Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno comunicato di aver sottoscritto il 15 ottobre la stesura definitiva del CCNL per i lavoratori delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese industriali dell’edilizia e affini. (fonte) A 17 anni dall’ultima stesura ammortizzata, il testo integra il Ccnl 23 luglio 2008 con i rinnovi del 2010, 2014, 2020, 2022 e con il più recente del 2025.
È stato sottoscritto il primo contratto integrativo con la società McDonald’s Italia Srl. L’accordo, siglato dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e dalla direzione della company statunitense, verrà applicato alle circa 4.000 lavoratrici e lavoratori dei ristoranti diretti a partire dal primo gennaio 2026. (qui il comunicato stampa)
Scioperi e manifestazioni
Giovedì 16 ottobre si è tenuto in tutte le sedi dell’ex Ilva uno sciopero di 24 ore proclamato da Fim, Fiom e Uilm per chiedere un intervento del governo a tutela degli oltre 10mila lavoratori diretti e la realizzazione di un progetto che rispetti la decarbonizzazione e il ripristino di luoghi di lavoro sicuri. Aleggia anche la minaccia degli esuberi previsti da Bedrock (società che sembra acquisirà l’ex Ilva) che ammonterebbero a 7mila. (fonte) Lo sciopero si è tenuto nonostante la convocazione a Palazzo Chigi sulla vertenza dell’ex Ilva che si concretizzerà in un incontro con i sindacati il 28 ottobre. (qui il comunicato unitario) Da Fiom, Fim e Uilm arrivano richieste di nazionalizzazione. (fonte)
Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno proclamato una giornata di sciopero per martedì 21 ottobre per tutto il personale del gruppo Kering in Italia (Gucci, Balenciaga, Yves Saint Laurent, Alexander McQueen, Ginori 1735, Bottega Veneta, Kering Italia). Durante lo sciopero di quattro ore si sono anche tenuti dei presidi a Milano e Scandicci. La causa scatenante della mobilitazione sarebbe la riduzione da 8 a 4 delle ore di smartworking mensili, ma più in generale i sindacati accusano un deterioramento delle relazioni industriali con il gruppo. (qui il comunicato stampa unitario)
La Commissione di Garanzia Sciopero ha aperto un procedimento contro i sindacati che hanno proclamato lo sciopero generale di venerdì 3 ottobre: Cgil, Usb, Cub, Sgb, Cobas, Cib Unicobas e Cobas Sardegna. Il motivo sarebbe la violazione della legge 146/90. (fonte)
Politica e rappresentanza
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante il discorso tenuto in occasione della Cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro per l’anno 2025, si è soffermato sull’importanza dei salari come strumento di riduzione della disuguaglianza. Nel fare ciò ha fatto riferimento al recente report di Confcommercio sul dumping contrattuale, condannando il fenomeno come causa di riduzione dei diritti e delle tutele sui lavoratori. (qui il discorso completo)
Il 22 ottobre è stato diffuso il testo bollinato della Legge di Bilancio per il 2026. (qui il testo) Il segretario generale Cgil Maurizio Landini ha definito la manovra “contro il Paese e contro i lavoratori”, criticando anche la misura di detassazione dei rinnovi contrattuali (l’unica approvata tra quelle richieste dal sindacato) in quando non riguarderebbe i lavoratori pubblici e non permette una crescita dei salari (coinvolgendo solo lavoratori con redditi fino a 28mila euro). (fonte) La contrarietà del sindacato è stata anche espressa dalla piazza durante la manifestazione “Democrazia al lavoro” del 25 ottobre a Roma, dove Landini ha parlato di una finanziaria che rischia di creare danni e senza effettivi investimenti pubblici. (fonte)
Anche Flc Cgil considera insufficienti le misure stanziate, che si concentrerebbero sul settore privato escludendo oltre 3 milioni di lavoratori delle Pubbliche Amministrazioni e quasi interamente il personale del comparto istruzione. (fonte)
Daniela Fumarola, segretaria generale Cisl, in un primo momento aveva mantenuto un giudizio complessivamente positivo, pur esprimendo alcune reticenze sulla Legge di Bilancio per l’assenza del rifinanziamento del Fondo dedicato alla Legge sulla partecipazione (che Meloni aveva invece promesso al congresso Cisl di luglio) e ci sarebbero criticità per le risorse per scuola ed enti locali. (fonte) Nei giorni successivi, l’opinione della segretaria Cisl inizia a distanziarsi ulteriormente, al punto da chiedere un confronto urgente per “rimettere al centro salari, produttività e giustizia sociale” (fonte).
Emergono perplessità anche per quanto riguarda la misura di detassazione degli incrementi retributivi. Mattia Pirulli, segretario confederale Cisl per il Mercato del Lavoro e la Contrattazione sostiene che questa misura escluda un numero consistente di lavoratori, come quelli del commercio (che hanno rinnovato l’anno scorso) e i metalmeccanici, la cui soglia reddituale supera i 28 mila euro. (fonte)
Il segretario generale della Uil, Piepaolo Bombardieri, in un’intervista a la Repubblica, parte proprio dalle parole del presidente Mattarella per esprimersi invece positivamente riguardo alla Legge di Bilancio, presentata in consiglio dei ministri il 18 ottobre. Per Bombardieri, il governo ha accolto alcune delle richieste, tra cui la detassazione degli aumenti contrattuali fino a 28mila euro al 5% e le risorse per il pubblico impiego. Il segretario ha poi anche sottolineato – seppur ironicamente – una parziale distanza dalla Cgil. (fonte) Sempre Bombardieri, ritorna sul giudizio positivo alla manovra e sull’allontanamento dalla Cgil anche in un’intervista a il Foglio. (fonte)
Qualche giorno dopo, la Segretaria generale Uil Fpl Rita Longobardi ha invece segnalato come nelle bozze di manovra fino a quel momento circolate non ci fosse traccia del Fondo che prevedeva risorse aggiuntive per il rinnovo del Ccnl Funzioni Locali, contrariamente a quanto aveva annunciato il ministro Zangrillo ad inizio mese. (fonte) (ne avevamo parlato qui) Nei giorni successivi, è invece emerso come sia prevista l’istituzione di un Fondo specifico con risorse aggiuntive di 50 milioni di euro a partire dal 2027, che sarà consolidato a 100 milioni nel 2028 e potrà essere destinato al CCNL 2025/2027 delle Funzioni locali, diversamente da quanto emergeva dalle prime bozze circolate. (fonte)
Anche Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ho commentato la Legge di Bilancio. Pur apprezzando l’attenzione verso l’industria, sono molte le critiche avanzate, tra cui la stretta sulla tassazione dei dividendi e la restrizione delle regole di compensazione dei crediti di imposta. Orsini ha inoltre criticato la mancanza di una proroga per il Fondo di garanzia per le PMI. Giudicato positivamente invece è il rifinanziamento della ZES unica per il Mezzogiorno, un modello che funziona e che andrebbe esteso a livello nazionale mantenendo la certezza del diritto. (fonte)
I sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil denunciano un emendamento approvato in Commissione Industria al Senato che, nell’ambito della legge annuale per le PMI, elimina la responsabilità delle imprese committenti per eventuali irregolarità e sfruttamento nella filiera della moda. La misura – definita dalla Cgil uno “scudo penale per chi sfrutta” – rappresenterebbe un grave arretramento sul fronte della legalità, annullando anni di progressi contro il lavoro nero e il caporalato. Le sigle criticano inoltre l’esclusione dei sindacati dal recente tavolo ministeriale sul settore moda, e chiedono un incontro urgente con il ministero delle Imprese e del Made in Italy per ottenere il ritiro dell’emendamento, ribadendo che il rilancio del made in Italy deve basarsi su qualità, regolarità e giustizia sociale. (fonte)
Crisi aziendali
Antonio Filosa, ceo di Stellantis, ha incontrato i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil il 20 ottobre. Da Stellantis arrivano rassicurazioni su 400 assunzioni a Mirafiori, la promessa dello scioglimento entro fine anno delle riserve sulla gigafactory di Termoli e conferma l’attuazione del Piano Italia, che prevede un milione di veicoli al 2030. (fonte) Dai sindacati arrivano sensazioni differenti sull’incontro: Fiom Cgil parla di un quadro che continuerà a peggiorare, sottolineando la necessità di agire sugli ammortizzatori sociali che coinvolgono circa il 60% dei dipendenti. (qui il comunicato Fiom) Meno critiche e più positive le dichiarazioni di Fim Cisl che si concentra sulla partnership con Comau (qui il comunicato) e di Uilm Uil, che vede nel lancio di vetture ibride una buona prospettiva per Stellantis. (qui il comunicato).
ADAPT Junior Fellow
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