Il mio canto libero – 8 marzo: Governo propone alle imprese codice per il materno

Bollettino ADAPT  6 marzo 2023, n. 9
 
Il governo ha lanciato nei giorni scorsi, nell’occasione dell’annuale evento di Farmindustria per la festa della donna, una proposta di codice di autodisciplina delle imprese per la promozione della natalità e in modo particolare della maternità. Il luogo è stato scelto in relazione alle buone pratiche del settore farmaceutico che vanta una sostanziale parità di genere nelle assunzioni, nelle posizioni dirigenziali e persino in quelle apicali nonché’ una media di figli dei dipendenti ben superiore a quella stimata nell’intero secondario. Il codice, la cui adozione è ovviamente rimessa alla libera determinazione delle imprese, ipotizza varie categorie di interventi rispettivamente orientati alla continuità di carriera delle madri, alla prevenzione e cura dei bisogni di salute, all’adattamento dei tempi e modi del lavoro, alla erogazione di sussidi o servizi. Consapevole delle diverse capacità delle imprese in relazione alla struttura dimensionale, la proposta governativa indica tanto la via delle azioni dirette quanto quella degli strumenti collettivi come gli enti bilaterali.
 
La ministra per la famiglia e la natalità Eugenia Roccella, che ha curato la proposta, ha sottolineato come questa invocazione sussidiaria del ruolo delle imprese non significa abdicazione delle primarie responsabilità, anche finanziarie, del governo ma corrisponde alla convinzione che serva innanzitutto un clima culturale di favore per la maternità e la genitorialità. Quello che possono promuovere le imprese nella grande platea del lavoro subordinato.
 
Si aggiunga che spesso molte imprese, specie multinazionali, vogliono godere della reputazione di essere socialmente responsabili con attenzione (giusta) all’ambiente o alla inclusione di ogni sessualità. Ma le stesse possono poi risultare distratte o addirittura non favorevoli rispetto alla maternità. Opportunamente, il codice ricorda che esiste una gerarchia naturale che colloca al suo apice la sostenibilità della specie umana e quindi il sostegno alla natalità. Così come le moderne relazioni di lavoro chiedono alla persona del lavoratore di concorrere agli obiettivi aziendali con tutte le sue capacità e corrispondentemente ne riconoscono bisogni e aspettative nella loro integralità. A partire, appunto, dalla genitorialità.
 
Questo passo appare significativo infine rispetto alla domanda che molti hanno rivolto alla politica. Di non operare solo per l’arco temporale (breve) che ci separa dal prossimo voto ma anche e soprattutto per le future generazioni.
 

Maurizio Sacconi
Chairman ADAPT Steering Committee
@MaurizioSacconi

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