Bollettino ADAPT 13 ottobre 2025, n. 35
Il lavoro somministrato in Francia sta subendo significativa contrazione a partire dal 2022. Gli ultimi dati disponibili relativi ad agosto 2025, indicano circa 713.100 persone occupate in somministrazione, con un calo dello 0,8 % rispetto al mese precedente (-5.600 rispetto a luglio) e del 3% rispetto su base annua (fonte: dares.travail-emploi.gouv.fr).
La diminuzione riguarda, in particolare, i settori che storicamente fanno maggiore ricorso alla somministrazione, come il terziario, trasporti e logistica, l’edilizia, la ristorazione e il commercio. Meno impattata è la manifattura (fonte: https://www.prismemploi.eu/barometres-nationaux/barometre-prismemploi-lemploi-interimaire-en-aout-2025)
Le cause di questo andamento potrebbero essere ricondotte, almeno in parte, alla fase di incertezza politica. Ma incide soprattutto il rallentamento della crescita economica, che colpisce in modo particolare quei settori che maggiormente utilizzano il lavoro somministrato.
L’osservazione dell’andamento dell’utilizzo del lavoro in somministrazione riveste un interesse specifico, poiché è noto come tale indicatore sia anticipatore delle tendenze del mercato del lavoro e dell’economia in generale. Di conseguenza, il rallentamento dell’utilizzo del lavoro in somministrazione segnala una riduzione della domanda di lavoro che, inizialmente, si manifesta nelle missioni del lavoro somministrato e successivamente potrebbe impattare sulle assunzioni dirette.
Anche in Italia, i dati di agosto 2025 mostrano un calo del 1,9% rispetto all’anno precedente (-2,8% nel numero totale di posizioni contributive mensili relative ai lavoratori somministrati nei primi otto mesi del 2025), dovuto principalmente a una riduzione dei contatti a tempo determinato. Tale flessione è solo parzialmente compensata da un aumento del dei contratti a tempo indeterminato in somministrazione, che tuttavia ad agosto mostrano una leggere flessione (fonte: Osservatorio Nazionale Lavoro Welfare Formazione di Ebitemp, dati Forma.Temp).
Nel caso italiano, la diminuzione del lavoro in somministrazione si inserisce, tuttavia, in un quadro maggiormente positivo rispetto a quello francese. Su base annua, il PIL risulta ancora in crescita (+0,4%). Oltre a questo, sempre su base annua, l’occupazione nel complesso è in aumento, la disoccupazione e l’inattività sono in calo. È vero, tuttavia, che nel secondo trimestre 2025 il PIL ha registrato una contrazione dello 0,1 % rispetto al trimestre precedente e che anche l’occupazione ha subito una flessione dello 0,2 %su base mensile.
In sintesi, il calo del lavoro somministrato in Francia e in Italia riflette un raffreddamento della domanda del lavoro in somministrazione, legato all’incertezza economica. Il miglioramento della situazione geo-politica internazionale potrebbe contribuire a ristabilire la fiducia di imprese e investitori, favorendo una ripresa graduale, in particolare per la Francia, evitando un peggioramento delle prospettive economiche e occupazionali. L’evoluzione dei prossimi mesi dirà se si tratta di un rallentamento congiunturale o tendenziale dell’economia.
Silvia Spattini
Ricercatrice ADAPT
@SilviaSpattini
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