Per una storia della contrattazione collettiva in Italia/78 – CCNL Agidae: un rinnovo nel segno della valorizzazione del welfare nel mondo dell’istruzione non statale

 La presente analisi si inserisce nei lavori della Scuola di alta formazione di ADAPT per la elaborazione del

Rapporto sulla contrattazione collettiva in Italia.

Per informazioni sul rapporto – e anche per l’invio di casistiche e accordi da commentare –

potete contattare il coordinatore scientifico del rapporto al seguente indirizzo: tiraboschi@unimore.it

Bollettino ADAPT 24 gennaio 2022, n. 3
 
Contesto del rinnovo
 
Il 27 dicembre 2021 è stata sottoscritta da Agidae, per la parte datoriale, e da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Conf.S.A.L. e Sinasca sul fronte sindacale, l’ipotesi di accordo del CCNL Agidae, per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti dagli Istituti aderenti all’AGIDAE, operanti nelle aree del sociale, socio-sanitario-assistenziale-educativo, ed impiegati in attività di direzione, docenza, amministrazione, servizi tecnici ed ausiliari.
 
L’ipotesi di rinnovo, così come definita, presenta risultati migliorativi rispetto alle proposte avanzate in fase di trattativa, andando ad incidere soprattutto sulla parte normativa ed economica. L’Accordo viene fatto decorrere dal 1° gennaio 2021 al 31° dicembre 2023, in ogni caso previa validazione nei rispettivi organi statutari delle parti sociali firmatarie e con preservazione della validità sino a sottoscrizione di nuovo Contratto collettivo nazionale.
 
Le principali innovazioni introdotte dall’accordo riguardano l’adozione di nuovi minimi retributivi e norme in tema di diritti e welfare, a ribadire l’importanza del sostegno e della valorizzazione di un settore come quello dell’istruzione paritaria nel difficile periodo pandemico anche attraverso il continuo aggiornamento del contratto collettivo nazionale di categoria, al fine di rispondere alle esigenze evolutive che interessano il mercato del lavoro odierno.
 
Parte economica
 
In merito alle modifiche introdotte sul piano del trattamento economico, di cui al Titolo IV del rinnovo, il testo riconosce in prima battuta un aumento economico medio del TEM del 6% per ciascun livello, da erogarsi in tre tranches, rispettivamente la prima dal 1° dicembre 2021, la seconda dal 1° settembre 2022, la terza dal 1° dicembre 2023.
 
In materia di Welfare contrattuale, le parti confermano invece l’aumento del contributo per l’assistenza sanitaria integrativa a carico del datore di lavoro da 5 a 7 euro.  La mancata contribuzione dello stesso comporta un dovere di risarcimento del datore di lavoro al dipendente, per danno causato da mancata prestazione dovuta dall’assenza della prestazione dell’Assistenza sanitaria integrativa prevista secondo contratto collettivo.
 
Parte normativa
 
In merito alla parte normativa, il primo aggiornamento deriva dall’adeguamento alla normativa per l’uso del contratto a tempo determinato per il personale non docente (nello specifico lavoratori assunti nella funzione di coordinatore didattico) e per il personale docente abilitato e non abilitato. Per ogni fattispecie, viene stabilita la durata massima del contratto, compreso il numero di proroghe o la durata complessiva della prestazione.
 
Viene inoltre inserita la possibilità di stipulare contratti di lavoro intermittente (c.d. contratto a chiamata) per il personale docente in caso di svolgimento di supplenze brevi, ovvero quelle definite, dallo stesso contratto collettivo, non superiori ad un massimo di 12 giorni nell’arco dell’intero anno scolastico. In ogni caso, il rinnovo si premura di sottolineare come anche al personale assunto con tale contratto venga applicata la disciplina di cui all’articolo 26 sul tema di supplenza al personale docente, che permette, in caso di assenza di personale docente cui si ricolleghi una necessaria supplenza, la previa proposta con contratto a termine a personale già in servizio (dunque anche a personale docente con contratto a chiamata), prima di ricorrere a nuove assunzioni.
 
Avendo inoltre riguardo alle evoluzioni che stanno interessando il settore, l’ipotesi di Accordo contrattuale prevede poi l’introduzione del profilo professionale del Coordinatore didattico, inquadrato al livello VI, e con funzione di coordinamento dei servizi di istruzione, formativi ed educativi. Si rinvia alla singola scelta dell’Istituto l’introduzione o meno di tale figura in organico con funzioni da delegare anche a personale già in servizio, ed il cui contratto, data la natura estremamente fiduciaria dell’incarico, ha durata determinata per espressa previsione del CCNL.
 
L’Ipotesi di Accordo introduce infine specifiche novità in tema di diritti e welfare: rilevano in questo senso l’inserimento delle ferie solidali, istituto di solidarietà fra dipendenti con oggetto la cessione di ferie a titolo gratuito, al fine di permettere l’assistenza a figli e familiari stretti in condizioni gravi di salute o che comunque richiedano continua assistenza; viene inoltre costituita la banca delle ore per il personale non docente.
 
Sempre in materia di welfare contrattuale, viene previsto all’articolo 63 un aumento dell’indennità recepita dal lavoratore/lavoratrice per il periodo corrispondente al congedo obbligatorio di maternità, pari, in seguito al rinnovo, al 90% della retribuzione media globale giornaliera.
 
Parte obbligatoria
 
La parte obbligatoria di questo contratto segue le tendenze della contrattazione collettiva degli ultimi anni: viene sottolineato il riconoscimento dell’importanza della rappresentanza sindacale, favorendo la partecipazione dei lavoratori anche in termini di contrattazione decentrata, sia essa al livello regionale o del singolo Istituto.
 
Vengono inoltre favorite e supportate le tutele occupazionali del personale in caso di crisi aziendali accertate, così da garantire il sostegno al reddito e all’occupazione dei lavoratori, attraverso strumenti previsti dalla legislazione vigente e dagli ammortizzatori sociali.
 
Valutazione d’insieme
 
Le novità introdotte dal testo del contratto, sul piano obbligatorio, economico e normativo sono state favorevolmente recepite dalle parti sociali firmatarie dell’accordo dal momento che rinnovano in senso migliorativo la normativa, valorizzando le prestazioni dei lavoratori di un settore fortemente colpito dal periodo pandemico.
 
Di particolare rilievo sono stati gli aumenti sul minimo tabellare, nonché le integrazioni in materia di welfare quali l’aumento dell’indennità per il periodo di astensione obbligatoria per congedo parentale, l’inserimento dell’istituto delle ferie solidali, nonché l’aumento del contributo per l’assistenza sanitaria integrativa.
 
Si nota quindi un’attenzione particolare ai temi non solamente economici ma appartenenti all’ambito sociale, che dunque avvicinano il settore dell’istruzione non statale alle esigenze di un mercato del lavoro dinamico e coinvolto nei processi storici e sociali in cui è inserito e dei soggetti in esso coinvolti.
 

Sara Prosdocimi

ADAPT Junior Fellow

@ProsdocimiSara

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