Inserimento socio-lavorativo di stranieri in condizioni di vulnerabilità: cosa prevede il protocollo d’intesa EBNT-Ministeri

Interventi ADAPT

| di Alessandra Della Vecchia

Bollettino ADAPT 22 settembre 2025, n. 32

L’Ente Bilaterale Nazionale del settore Turismo (EBNT), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell’Interno e il Ministero del Turismo hanno recentemente siglato un protocollo per favorire l’inserimento socio lavorativo di cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità, e di titolari di protezione internazionale e temporanea.

Il protocollo nasce dalla generale consapevolezza che la presenza straniera è ormai fondamentale per lo sviluppo del settore del turismo. I dati infatti dimostrano che, nel 2024, circa un quarto dei lavoratori dipendenti nel settore è straniero (28,1%), e i numeri sono in netto aumento rispetto agli anni precedenti, con una crescita del 12,4% rispetto al 2023 e del 29,5% rispetto al 2019. Questi lavoratori sono per la maggior parte giovani (il 60% circa ha meno di 40 anni), e la presenza femminile nel settore è piuttosto marcata (circa il 45% dei lavoratori stranieri del turismo è di sesso femminile).

Le regioni in cui si registra una più alta concentrazione di lavoratori stranieri nel turismo sono quelle del Nord e Nord-Est. Nello specifico, è il Trentino-Alto Adige che registra la più alta incidenza di lavoratori stranieri rispetto alla forza lavoro dipendente del settore (40,7%). In termini assoluti, invece, è la Lombardia che presenta i numeri più alti, registrando, nel 2024, 84.914 lavoratori stranieri nel settore.

Inoltre, la presenza di titolari di protezione internazionale si è particolarmente intensificata a partire dalla fine di febbraio 2022: l’invasione Russa dell’Ucraina ha infatti causato un ingente afflusso di persone straniere in condizioni vulnerabili (oltre 170mila per la precisione).

Il settore turistico risulta particolarmente coinvolto in tale afflusso, in quanto esso è composto in prevalenza da piccole e medie imprese a conduzione familiare, con una rilevante presenza di clientela di lingua straniera. Tale contesto ben si presta quindi all’accoglienza di lavoratori di nazionalità straniera; e l’EBNT, individuato dalla contrattazione collettiva nazionale dei comparti afferenti al settore turistico come attore principale per l’attuazione di politiche attive e passive del lavoro, è di fatto particolarmente propenso a garantire tale accoglienza.

Lo scopo del protocollo d’intesa è quindi quello di soddisfare le esigenze del mercato del lavoro, con particolare riferimento al settore turismo, e allo stesso tempo facilitare e sostenere processi di inclusione sociale e lavorativa, indirizzati in particolare a lavoratori stranieri in condizioni di vulnerabilità. Quindi, nell’ambito di questo protocollo, l’EBNT ed i tre Ministeri si propongono di mettere in pratica una strategia comune per promuovere l’inserimento lavorativo dei soggetti interessati, attraverso misure di politica attiva del lavoro e percorsi formativi dedicati.

Questa strategia, in particolare, si compone di diversi interventi che operano in sinergia fra loro. Infatti, da una parte, l’EBNT si propone di creare percorsi formativi dedicati, misure di politica attiva ed opportunità di inserimento socio-lavorativo in senso ampio. Dall’altra parte, i Ministeri si propongono di diffondere suddette iniziative, facilitarne l’accesso per i soggetti interessati – che possono essere sia gli stranieri beneficiari, sia enti attuatori e altri enti bilaterali – al fine di garantire una più ampia partecipazione. Il presente protocollo ha una durata di tre anni, con la possibilità di ampliare le possibilità di integrazione previste, ed implementare ulteriori iniziative.

Alessandra Della Vecchia

Apprendista di ricerca ADAPT

X@Alessandra64683