Incidenza di ciascuna fascia d’età sul totale della forza lavoro (2002-2023)

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| di Redazione ADAPT

L’Europa (inclusa l’Unione Europea) è il continente in cui ci si aspetta che il declino demografico sarà più marcato nel prossimo futuro, avendo già registrato una significativa riduzione della propria quota sulla popolazione mondiale — dal 21,6% nel 1950 al 10,6% nel 2010. Le principali tendenze demografiche che interessano l’Europa sono il calo dei tassi di natalità e l’aumento dell’aspettativa di vita, con conseguenti implicazioni sui tassi di mortalità.

La transizione demografica influisce direttamente sul mercato del lavoro, sia in termini di offerta — a causa dei cambiamenti nel volume e nella struttura della forza lavoro disponibile — sia in termini di domanda, poiché i mutamenti demografici influenzano lo sviluppo di alcuni settori economici e dei servizi rispetto ad altri.

I dati più interessanti emergono esaminando come sia cambiata la composizione per età della forza lavoro nell’Unione Europea negli ultimi due decenni. L’aumento più significativo in termini di quota sulla forza lavoro totale si registra nella fascia d’età 50–64 anni, che è passata dal 20,2% al 31,4%.

Allo stesso tempo, la proporzione di lavoratori più giovani (tra i 15 e i 34 anni) è diminuita dal 38% al 29,5%, così come è calata la quota di coloro che teoricamente si trovano negli anni di massima attività lavorativa (35–49 anni), scesa dal 40,5% al 36,6%. Si è registrato inoltre un aumento significativo della partecipazione dei lavoratori con più di 65 anni: dal solo 1,3% nel 2002, la loro quota è raddoppiata, raggiungendo il 2,6% nel 2023.