Cronaca sindacale (25 novembre – 9 dicembre 2025)

Interventi ADAPT

| di Maria Carlotta Filipozzi

Bollettino ADAPT 9 dicembre 2025, n. 43

Queste ultime due settimane sono state segnate da intense mobilitazioni a Genova in attesa dell’incontro dello scorso venerdì 5 dicembre al Mimit per l’ex Ilva, conclusosi con un’apparente svolta positiva. Dai nuovi accordi nel settore idraulico-forestale all’apertura dei negoziati per il pubblico impiego, passando per le mobilitazioni dei giornalisti e dei lavoratori Ikea, sono molti i punti da mettere in fila per avere un quadro sintetico di ciò che è accaduto.

Contrattazione collettiva 

Nella serata di giovedì 4 dicembre è stata sottoscritta l’ipotesi d’accordo per il rinnovo del Ccnl degli Addetti idraulico-forestali per il triennio 2025-2028, che coinvolge 60mila lavoratori. Le sigle sindacali firmatarie Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil sottolineano, tra le novità, il rafforzamento delle attività di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e un aumento di 135€ erogato in tre tranches. (qui il comunicato sindacale)

Mercoledì 3 dicembre si è aperta a Roma la trattativa tra Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Confagricoltura, Coldiretti e Cia per il Ccnl degli Operai agricoli e florovivaisti, in scadenza a fine mese. Il contratto coinvolge 170mila imprese e circa un milione di lavoratori e lavoratrici. Dai sindacati emerge una richiesta di aumenti salariali del 6,5% per fronteggiare l’emergenza inflazionistica. (qui il comunicato sindacale)

Lavoro pubblico

Il 3 dicembre all’Aran è iniziato il negoziato per il rinnovo del contratto 2025-2027 dei dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici e il secondo incontro è già fissato per il 18 dicembre. (fonte) Per Fp Cgil il fatto che la trattativa inizi durante la vigenza è un segnale importante per poter recuperare la perdita di potere d’acquisto, recupero che era venuto meno – per la Cgil – nel contratto 2022-2024, che infatti non aveva sottoscritto. (qui il comunicato Fp Cgil) Anche per Cisl Fp un’eventuale firma entro la vigenza sarebbe il miglior strumento di sostegno al potere d’acquisto e sottolinea la volontà di prestare attenzione a una migliore conciliazione tra i tempi di vita e quelli di lavoro. (qui il comunicato Cisl Fp) Nella sua nota stampa, Uilpa sostiene che l’inizio repentino del negoziato possa essere stato determinato anche dalla sua scelta di qualche settimana fa di aggiungere la sua firma al Ccnl 2022-2024 che non aveva inizialmente sottoscritto. (qui il comunicato Uilpa Uil).

Scioperi e manifestazioni

Nella giornata del 28 novembre si è tenuto anche uno sciopero dei giornalisti per protestare per il mancato rinnovo del Ccnl scaduto nel 2016, sciopero che ha coinvolto numerose redazioni anche di grandi testate, come la Stampa, il Corriere della Sera, il Sole 24 ore. Nella giornata del 27 novembre si è tenuta una manifestazione a Roma, organizzata dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana, il sindacato unitario dei giornalisti. Quella del 28 è la prima giornata di sciopero di un pacchetto di cinque, proclamate dalla FNSI, per fare pressione per il rinnovo del contratto. (qui il comunicato)

Venerdì 5 dicembre i lavoratori di Ikea hanno aderito massicciamente ad uno sciopero nazionale indetto per protestare contro il mancato rinnovo del contratto integrativo aziendale. In centinaia si sono riuniti davanti allo stabilimento di Carugate (MI) per la manifestazione nazionale. Le posizioni del sindacato e dell’azienda sono molto lontane: Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno dichiarato che l’azienda avrebbe respinto le loro proposte per rinnovare l’integrativo, fermo al 2019, e avrebbe indietreggiato su posizioni già precedentemente condivise, come il divieto di accesso alla mensa per i lavoratori part-time con pausa ridotta. (qui il comunicato Filcams) All’indomani dello sciopero, l’azienda ha dichiarato di auspicarsi una ripresa del dialogo. (fonte)

In risposta alla decisione di rimandare l’incontro fra i precari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, i sindacati e il presidente del CNR prof. Andrea Lenza al 10 dicembre, data molto a ridosso della chiusura della Legge di Bilancio, la Flc Cgil ha deciso di confermare il presidio permanente e la mobilitazione fino a che non si avranno risposte concrete per la stabilizzazione dei precari. (qui il comunicato Flc Cgil)

Quattro operai di Euroallumina, azienda produttrice di allumina (materiale di base nella filiera dell’alluminio) di Portovesme, hanno trascorso 11 giorni sul tetto del silo 3 dello stabilimento per protestare contro la comunicazione della proprietà che la fabbrica non sarà più in gestione ordinaria. Il gruppo Rusal, proprietario dello stabilimento, ha dichiarato che con il nuovo anno la manutenzione sarà sospesa con il rischio della chiusura definitiva delle linee produttive. La decisone di porre fine alla manifestazione è avvenuta all’indomani dell’incontro con la ministra del Lavoro Calderone, ma non implica la fine della mobilitazione che, annunciano i sindacati, continuerà fino all’incontro del 10 dicembre con il ministro Urso. (fonte)

Venerdì 28 si è tenuto lo sciopero generale per manifestare contro la Legge di Bilancio organizzato dai sindacati di base Cub, Sgb, Cobas, Clap, Usb, Usi e altri. Anche la Cgil ha indetto uno sciopero generale, ma per il 12 dicembre. Tra i punti contro cui i sindacati di base si schierano c’è anche l’aumento delle spese di difesa previsto nella legge di bilancio, che le porterebbe a 22 miliardi di euro in tre anni. (fonte)

Vicende associative

Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno sottoscritto con Fincantieri un Protocollo d’Intesa per tutelare i dipendenti degli appalti. Il protocollo prevede l’impegno di Fincantieri a non ricorrere al subappalto a cascata, a favorire rapporti di partenariato per garantire una certa continuità occupazionale nei cambi appalto, a monitorare la qualità del lavoro, degli orari e delle retribuzioni tramite una commissione azienda-sindacato e a garantire maggiori controlli sugli orari per garantire le 11 ore di riposo fra i turni. L’intesa assume maggiore rilievo alla luce della forte crescita prevista per Fincantieri. (qui il comunicato unitario)

È stato sottoscritto il 1° dicembre il Protocollo d’intesa per il lavoro nel terziario, commercio e turismo in Puglia tra Confcommercio e le segreterie regionali di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs. L’obiettivo è quello di contrastare il dumping contrattuale, che determina la riduzione di diritti e tutele per i lavoratori e distorsioni del mercato del lavoro. (qui il comunicato Fisascat)

In corrispondenza con la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ABI (Associazione Bancaria Italiana), Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani), Fisac Cgil, First Cisl, Uilca Uil e Unisin hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per il contrasto alla violenza sulle donne. Il protocollo prevede misure per il supporto e l’inserimento delle donne vittime di violenza e dei loro figli in caso di femminicidio, la sospensione dei mutui e le politiche di smart working. (qui il comunicato Abi)

Crisi aziendali

La scorsa settimana la città di Genova ha visto ben cinque giornate di manifestazioni e proteste degli operai dello stabilimento cittadino dell’ex Ilva, per protestare contro il piano di ridimensionamento voluto dal governo. Lunedì 1 e martedì 2 dicembre i manifestanti hanno bloccato il traffico in numerosi punti, tra cui ponte San Giorgio, snodo simbolico in quanto nato al posto del ponte Morandi crollato sette anni fa. Al quinto giorno di sciopero, nella giornata di venerdì, gli scontri sono arrivati ad un climax: cinque sindacalisti della Uilm che sono stati aggrediti da una ventina di persone con indosso delle felpe della Fiom. (fonte, qui le dichiarazioni di Landini e De Palma, qui quelle di Palombella)

Queste giornate di protesta avevano l’obiettivo di puntare i riflettori sulla situazione di grande incertezza degli stabilimenti Ilva. In particolare, l’incontro di venerdì 28 novembre con le istituzioni è stato definito disastroso e i sindacati hanno espresso la volontà di avere la Presidente del Consiglio Meloni al successivo appuntamento con enti locali, sindacati e il ministro Urso previsto per venerdì 5 dicembre. L’incontro del 5 ha avuto risultati positivi, nonostante l’assenza della Presidente Meloni, mettendo fine alle manifestazioni di piazza. Alla riunione al Mimit erano presenti il presidente della regione Liguria Marco Bucci e la sindaca di Genova Silvia Salis che hanno ottenuto dal ministro Urso garanzie sulla ripartenza delle linee di produzione a Genova e, più in generale, un piano di ripartenza per l’Ilva, valutando anche un intervento pubblico se necessario. (fonte)

Sempre a Genova, i lavoratori dell’Ansaldo hanno protestato bloccando il carico dei camion che avrebbero dovuto portare altrove i materiali di lavorazione. Fim e Fiom hanno annunciato un’assemblea permanente davanti ai cancelli della fabbrica di Campi. (fonte)

Si è concluso ieri, 1° dicembre, il caso che aveva coinvolto i lavoratori e le lavoratrici di La Perla, dopo la messa in liquidazione della società nel 2023. Le dipendenti – nella quasi totalità donne – sono state tutte riassunte dalla nuova società La Perla Atelier, controllata da Luxury Holding di Peter Kern e sono rientrate in fabbrica. (qui il comunicato di Filctem Cgil e Uiltec Uil)

Dopo aver avviato la procedura di licenziamento collettivo lo scorso settembre per 211 esuberi (ne avevamo parlato qui), l’azienda di abbigliamento Yoox aveva dovuto affrontare le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali che si erano attivate per far rientrare la decisione e arrivare a soluzioni alternative. È del 3 dicembre, infine, l’intesa fra sindacati e azienda che prevede solo uscite volontarie e riduce gli esuberi a 145, rispetto ai 211 iniziali. Gli esuberi verranno gestiti con cassa integrazione e uscite volontarie incentivate, che garantiscono a chi esce 24 mesi di stipendio e mesi aggiuntivi in caso di anzianità e carichi familiari. (fonte)

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno annunciato la mobilitazione dopo la disposizione di BasicNet (proprietaria del marchio) di chiudere le sedi di Bologna e Milano di Woolrich e trasferire i 139 dipendenti a Torino. (qui la nota dei sindacati)

Maria Carlotta Filipozzi

ADAPT Junior Fellow

X@MCFilipozzi