Venezia. Il parón veneto affonda col Mose

Si è parlato tanto settimana scorsa della straordinaria alta marea che ha messo in ginocchio Venezia (da leggere Bassi sul NY Times). Come sempre, ed è comprensibile, si è scatenata la caccia al colpevole. C’è chi sta dalla parte dello stato contro le amministrazioni regionali e comunali degli ultimi anni; chi, come Michele Boldrin, a nostro avviso giustamente, punta il dito contro quarant’anni di ministri, direttori generali, burocrazie statali e magistrati alle acque che hanno cincischiato, perso tempo, giocato con la pelle dei veneziani.
Al di là della geografia della colpa, interessa sottolineare che c’è una linea sottile che collega le dichiarazioni dei politici veneti di questi giorni con il declino del modello del ‘paron’ veneto.
Pensateci: Galan nel 2008 declamava, dalla copertina di un libro apparentemente letto e apprezzato da tutta la classe dirigente del Veneto, “Il NordEst sono io”, raccontando apparentemente di come avrebbe rivoluzionato la politica nazionale a partire dalla sua terra…

 

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