Per il lavoro sarà l’autunno peggiore di sempre?

AGI – L’Inps ha calcolato che nel primo trimestre 2020 l’input di lavoro misurato in termini di Ula ha subito una eccezionale diminuzione sia sotto il profilo congiunturale (-6,9%) sia su base annua (-6,4%), come conseguenza della riduzione delle ore lavorate a seguito del sopraggiungere dell’emergenza sanitaria a partire dall’ultima settimana di febbraio.

 
Dopo una sostanziale tenuta nei mesi di gennaio e febbraio 2020, ha evidenziato a marzo una progressiva perdita di circa 220 mila posizioni lavorative a marzo, un andamento negativo dovuto essenzialmente alla contrazione delle assunzioni, misurabile in 239 mila attivazioni di rapporto di lavoro dipendente in meno (-44 mila a tempo indeterminato e -195 mila a termine).

 

Le rilevazioni dell’Anpal dicono che dall’inizio dell’anno fino al 3 maggio c’è stata una riduzione di 882 mila contratti avviati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente…

 

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