Il mio canto libero – L’ascensore sociale, vera risposta alle disuguaglianze e alle insicurezze

Bollettino ADAPT 3 ottobre 2022, n. 33
 

Si esalta di giorno in giorno la profondità delle sfide che il nuovo governo dovrà affrontare. In particolare, la possibile combinazione tra inflazione e recessione può davvero mettere a repentaglio la coesione sociale ampliando le disuguaglianze e mortificando le speranze. Per queste ragioni saranno necessari interventi, tanto nella dimensione europea quanto in quella nazionale, dedicati a un giusto equilibrio tra gli obiettivi di raffreddamento della inflazione e quelli di salvaguardia di essenziali livelli di crescita.

 

L’emergenza giustificherebbe la richiesta di correggere rapidamente le rigidità di impiego dei fondi europei, in modo da riorientarli a bisogni primari, e di cambiare gli assurdi criteri di stabilità che penalizzano le nostre banche commerciali come, in conseguenza, le diffuse imprese medie e piccole. Nell’ambito dei fondi europei meritano cambiamenti, che probabilmente potremo fare autonomamente, gli strumenti dedicati a produrre la migliore inclusione nel mercato del lavoro. Si tratterà di abbandonare tutte le attività autoreferenziali per privilegiare i “premi” agli effettivi risultati in termini di assunzioni. Ma nondimeno importante è alimentare la speranza dell’ascensore sociale, l’antidoto più efficace alle disuguaglianze. Il che ci riporta alla creazione di un clima più favorevole all’impresa e al lavoro.

 

Capacitare le persone significa in primo luogo rivoluzionare le istituzioni educative a partire dai metodi e contenuti pedagogici e dalla autonomia con cui ciascuna di esse dovrà poterli organizzare entro criteri generali omogenei. Alle stesse parti sociali dovrà essere chiesta la responsabilità di concorrere alla possibilità per i lavoratori con basse competenze di accedere a opportunità formative transitando anche da lavori dipendenti a piccole attività autonome affinché ogni spazio di miglioramento sociale sia coltivato. Le insicurezze determinate dalle tante criticità di questa stagione devono trovare risposta prima che nell’assistenzialismo di Stato nel dinamismo della società e nella crescita economica. La cappa culturale della inerzia fondata sui diritti può essere sostituita dalla coscienza dei doveri di iniziativa per il benessere individuale e collettivo.

 

Maurizio Sacconi
Chairman ADAPT Steering Committee
@MaurizioSacconi

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