Il lavoro e il welfare nel Documento di economia e finanza 2014

Il Documento di economia e finanza 2014, secondo le intenzioni del Governo, vuole essere unโ€™occasione preziosa per dimostrare la volontร  del Paese di imprimere una forte accelerazione al processo di riforma strutturale dellโ€™economia, per una nuova e sostenibile ripresa della crescita e dellโ€™occupazione.

 

Si tratterร  ora di concretizzare con interventi legislativi quanto contenuto nel Documento.

 

I tempi che si รจ dato il Governo per la sua realizzazione sono relativamente brevi.

 

In particolare, le โ€œiniziativeโ€ legislative in tema di lavoro dovrebbero concretizzarsi entro il mese di settembre 2014.

 

Allโ€™entusiasmo di molti tecnici e operatori del lavoro che accompagna la โ€œsvoltaโ€ si contrappone lo scetticismo e i dubbi di molti altri, sui contenuti e sui tempi di realizzazione.

 

Solo il (breve) tempo ci dirร  se ci troviamo di fronte a delle โ€œtavole della leggeโ€ o a un โ€œlibro dei sogniโ€.

 

Si sotto riporta una scheda di sintesi relativa ai punti essenziali sulle riforme del mercato del lavoro e welfare contenuti nella Sezione III โ€“ Programma Nazionale di Riforme โ€“ Parte I โ€“ La strategia nazionale e le principali iniziative del DEF 2014 (le tabelle e i contenuti sono tratte dal documento originale reperibile allโ€™indirizzo http://www.tesoro.it/doc-finanza-pubblica/def/index.html).

 

 

 

PARTE I. LA STRATEGIA NAZIONALE E LE PRINCIPALI INIZIATIVE
I. UN CAMBIO DI MARCIAย  I.5 Le riforme del mercato del lavoro e welfareNel confronto internazionale, lโ€™ingresso nel mercato del lavoro รจ in Italia particolarmente problematico: ciรฒ produce un insieme di conseguenze non desiderabili, quali ad esempio lโ€™elevato numero di giovani che non studiano, non lavorano e non sono destinatari di attivitร  di formazione (NEET), la cui quota รจ tra le piรน alte in Europa.Il Governo รจ, quindi, impegnato a realizzare una organica riforma del mercato del lavoro (Jobs Act) tesa a realizzare una effettiva razionalizzazione dei meccanismi di assunzione, delle forme contrattuali nonchรฉ rinnovare e rendere piรน efficienti il sistema degli ammortizzatori sociali.Gli strumenti normativi individuati per gli interventi sono:i)ย ย ย ย ย  un decreto legge giร  approvato dal Governo, che semplifica e ottimizza il ricorso al contratto a tempo determinato e allโ€™apprendistato;ii)ย ย ย  ย un disegno di legge delega, al vaglio del Parlamento, in materia di ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro, semplificazione delle procedure burocratiche, riordino delle forme contrattuali, migliore conciliazione dei tempi di lavoro con le esigenze familiari.Semplificazione dei contratti a termine e di apprendistato porelli_1 

porelli_2

Il Piano italiano di attuazione della โ€˜Garanzia per i Giovaniโ€™ (Youth Guarantee), rappresenta una occasione per rilanciare lโ€™incontro fra domanda e offerta e razionalizzare il sistema delle politiche attive sul territorio.

 

porelli_3

 

 

Facilitazioni per lโ€™autoimpiego e lโ€™autoimprenditorialitร , destinate a chi intende mettersi in proprio e ai giovani interessati ad avviare o ampliare unโ€™impresa.

 

porelli_5

 

รˆ necessario legare in maniera piรน stringentelโ€™offerta di sostegno al reddito dei lavoratori disoccupati alla loro riqualificazione, al fine di avvicinare la domanda allโ€™offerta di lavoro aumentando la produttivitร  delle imprese, semplificando le procedure di assunzione.

 

porelli_6

 

Strumenti di sostegno al reddito dei lavoratori in situazione di disoccupazione involontaria, che debbono essere razionalizzati e possibilmente estesi ai lavoratori non protetti o in particolare situazione di disagio. รˆ cruciale un sostegno pubblico ben indirizzato, evitando ogni forma di abuso.

 

porelli_7porelli_8

 

Per ridurre lโ€™elevato divario con i tassi di attivitร  femminili prevalenti in Europa sarร  necessario aumentare lโ€™offerta e la fruibilitร  dei servizi di conciliazione dei tempi di lavoro con lโ€™esercizio delle responsabilitร  genitoriali e dellโ€™assistenza alle persone non autosufficienti.

 

porelli_89

porelli_10

 

Programma sperimentale di โ€˜sostegno per l’inclusione attivaโ€™ (SIA), che costituisce un primo passo verso la definizione di misure universali per il sostegno delle persone in stato di povertร .

 

Lโ€™obiettivo รจ favorire il re-ingresso nel mercato del lavoro delle persone che ne restino escluse, mediante la combinazione di tre pilastri:

a) un adeguato sostegno al reddito;

b) lo sviluppo di mercati del lavoro inclusivi;

c) l’accesso a servizi sociali di qualitร .

 

Il focus del progetto pilota sono le famiglie con bambini, ma l’obiettivo finale รจ coprire universalmente la popolazione in stato di povertร . Per poter fruire della misura รจ necessario avere avuto almeno una esperienza lavorativa nei tre anni precedenti.

 

Il sostegno al reddito viene fornito attraverso la cosiddetta โ€˜social cardโ€™, una carta di debito prepagata che puรฒ essere utilizzata solo per l’acquisto di prodotti alimentari e pagare bollette di energia elettrica e gas.

 

Sulla base delle differenti caratteristiche del nucleo famigliare, i destinatari della misura riceveranno sostegno di natura finanziaria e in termini di politiche attive del lavoro, istruzione dei figli, cure sanitarie; i beneficiari della SIA parteciperanno attivamente alla definizione del piano, che si configura come un accordo di responsabilitร  reciproche tra i fornitori dei servizi sociali e i destinatari degli stessi, che si impegnano a rispettare alcuni comportamenti, vincolanti affinchรฉ i trasferimenti finanziari abbiano effettivamente luogo.

 

II. UN ANNO DI RIFORMEย  II.7 Misure per il lavoro Il Governo ha permesso il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga, triplicando i fondi originariamente dedicati, con un finanziamento aggiuntivo per il 2013 di oltre due miliardi. Inoltre, รจ stata avviata la riforma di questo istituto e prevista a breve termine la sua finalizzazione.Ammortizzatori in deroga Con la Legge di Stabilitร  per il 2014 e con i decreti successivi sono stati avviati i fondi di solidarietร  bilaterale e il cosiddetto โ€˜fondo residualeโ€™, grazie ai quali si realizza un notevole incremento del numero di lavoratori coperti, a regime, da strumenti di tutela del reddito in costanza di rapporto di lavoro.Sempre con la Legge di Stabilitร  per il 2014 sono stati rifinanziati i contratti di solidarietร .Per favorire la creazione di nuova occupazione si รจ operato su tre fronti:i) istituendo nuovi incentivi per lโ€™assunzione di giovani, dando attuazione ad incentivi per lโ€™assunzione di donne e ultracinquantenni e sostenendo la creazione di nuove iniziative imprenditoriali e progetti sociali;ii) riducendo, per la prima volta da molti anni, il costo del lavoro per le imprese;
iii) modificando le regole del mercato del lavoro, superando le rigiditร  della L. 92/2012 per aumentare la flessibilitร  in entrata e semplificando la gestione dei contratti.Stimolare la creazione di nuova occupazione Con il D.L. 76/2013 รจ stato realizzato un investimento di quasi 1,2 miliardi attraverso:
i) incentivi allโ€™assunzione di giovani, donne e ultracinquantenni;ii) istituzione di un incentivo permanente per lโ€™assunzione di disoccupati di ogni etร ;iii) aumento delle risorse del fondo per lโ€™assunzione dei disabili ed eliminazione dei limiti alle assunzioni di disabili nelle pubbliche amministrazioni;iv) rifinanziamento della legge per lโ€™imprenditoria giovanile e dei progetti no profit promossi da giovani e da persone di categorie svantaggiate e molto svantaggiate per lโ€™inclusione sociale e la valorizzazione di beni pubblici;v) finanziamento di borse di tirocinio lavorativo per giovani nel Mezzogiorno.

Inoltre si รจ intervenuti anche sulle regole del mercato del lavoro, aumentando la flessibilitร  in entrata, semplificando lโ€™apprendistato, offrendo nuove opportunitร  per lโ€™assunzione di specialisti da parte di reti dโ€™impresa, eliminando il limite di 35 anni di etร  per costituire le societร  semplificate.

 

Con la Legge di Stabilitร  si รจ intervenuti per realizzare, a partire dal 2014, una prima riduzione del costo del lavoro per le imprese (1,5 miliardi). In particolare, sono stati ridotti i contributi INAIL per tutte le imprese, specialmente per quelle a basso rischio di infortunio, ed รจ stata prevista una riduzione dellโ€™IRAP legata alle nuove assunzioni.

 

Conciliazione tempi di lavoro e cura della famiglia

Sono state messe in atto misure di sostegno alla conciliazione dei tempi di lavoro e di cura della famiglia al fine di favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso uno stanziamento per lโ€™incremento delle strutture socio-educative per lโ€™infanzia.

Alternanza scuola- lavoro

Al fine di potenziare lโ€™alternanza scuola-lavoro molte disposizioni hanno riguardato:
i) lโ€™orientamento al lavoro nellโ€™ultima classe della scuola media inferiore e nel corso della scuola media superiore;

ii) lโ€™alternanza scuola-lavoro per le ultime due classi della scuola media superiore;

iii) incentivi per le universitร  che stipulano accordi con le imprese per svolgere tirocini curriculari universitari, che favoriscano lโ€™alternanza universitร -lavoro, cosรฌ da facilitare e anticipare il contatto tra imprese e laureati.

 

Sempre al fine di facilitare lโ€™ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, a febbraio 2014 รจ stata creata una struttura di raccordo permanente tra il MIUR e il MLPS, con il compito di elaborare proposte e azioni mirate al miglioramento delle competenze della popolazione, politiche fondamentali per migliorare lโ€™occupabilitร  e per una lotta piรน efficace contro la disoccupazione.

 

Per dare attuazione alla Raccomandazione del Consiglio dellโ€™Unione Europea che invita i Paesi Membri a garantire ai giovani con meno di 25 anni unโ€™offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dallโ€™inizio della disoccupazione o dallโ€™uscita dal sistema di istruzione formale, รจ stato sviluppato un Piano nazionale โ€˜Garanzia Giovaniโ€™, la cui attuazione รจ prevista a partire da marzo 2014, con un finanziamento di 1,5 miliardi per il biennio 2014-2015.

 

Piano โ€˜Garanzia Giovaniโ€™

Il Piano realizza una vera riforma strutturale del mercato del lavoro, prevedendo una serie di azioni da avviare dal momento in cui il giovane si registra al programma. Tra queste: definizione di percorsi finalizzati allโ€™inserimento lavorativo, esperienze di tirocinio, servizio civile, formazione professionalizzante e accompagnamento allโ€™avvio di iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo. Il giovane che si iscrive alla Garanzia Giovani verrร  inserito in un sistema informativo integrato per lโ€™intero territorio nazionale. Il suo percorso sarร  accessibile a tutti i soggetti abilitati a fornire i servizi, come i centri per lโ€™impiego e le agenzie autorizzate. Sarร  quindi possibile applicare criteri di contendibilitร  dei giovani tra le strutture nonchรฉ di premialitร  per quelle piรน efficienti, basato su un sistema di costi standard. A livello centrale sarร  possibile monitorare le azioni e il percorso del giovane che si รจ registrato, intervenendo in caso di incapacitร  delle Regioni a svolgere le azioni previste.

 

Contrasto al lavoro irregolare

La lotta allo sfruttamento del lavoro โ€˜neroโ€™ e allโ€™evasione contributiva รจ stata rafforzata attraverso vari interventi. In particolare, sono state aumentate, e indicizzate allโ€™inflazione, le ammende per sanzioni in casi di mancato rispetto delle regole in materia di sicurezza sul lavoro e lavoro irregolare. Sono state autorizzate 250 assunzioni di ispettori e tecnici per potenziare i controlli, e la riorganizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali consentirร  di destinare allโ€™attivitร  sul campo altri 60 ispettori del lavoro. รˆ stata estesa anche ai co.co.pro. e ad altre categorie di lavoratori la normativa contro le cosiddette โ€˜dimissioni in biancoโ€™.

 

Semplificazione delle procedure

Parallelamente, si รจ intervenuti per favorire una piรน agevole attuazione degli adempimenti in materia da parte delle imprese, semplificando alcuni aspetti procedurali e sono state raddoppiate le risorse messe a disposizione del sistema produttivo per finanziare investimenti volti a migliorare la sicurezza sul lavoro (da 150 milioni nel 2013 a piรน di 300 nel 2014), cui si accompagnerร  la riduzione dei premi correlata a migliori andamenti infortunistici.

Con la Legge di Stabilitร  per il 2014 sono stati confermati i meccanismi a favore dei cosiddetti โ€˜salari di produttivitร โ€™ ed รจ stato emanato il relativo decreto attuativo, per circa 600 milioni. Inoltre, รจ stato previsto un aumento del valore unitario sul quale operano le agevolazioni contributive. Inoltre, il Governo ha istituito un fondo per incentivare fiscalmente la partecipazione dei lavoratori secondo le regole che verranno definite dalla nuova normativa

Sul tema della semplificazione normativa e amministrativa, รจ stato predisposto un provvedimento per realizzare circa 25 semplificazioni, tra cui il cosiddetto โ€˜DURC telematicoโ€™, reso possibile dallโ€™integrazione realizzata nei mesi scorsi tra le banche dati dellโ€™INPS e dellโ€™INAIL.

Al fine di diffondere la cultura della legalitร  e semplificare gli adempimenti a carico dei datori di lavoro, รจ stato stipulato un Protocollo dโ€™Intesa con lโ€™Ordine dei Consulenti del lavoro per lโ€™asseverazione della regolaritร  delle imprese in materia di contribuzione e di retribuzione.

 

II.8 Le politiche sociali e previdenziali

 

Sistema di inclusione attiva

Per migliorare lโ€™equitร  sociale, un passo importante รจ stato lโ€™approvazione della riforma dellโ€™Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE). Il nuovo ISEE adotta una nozione di reddito disponibile piรน adatta alle finalitร  dello strumento, migliora la capacitร  selettiva dellโ€™indicatore mediante una maggiore valorizzazione della componente patrimoniale, considera le caratteristiche dei nuclei familiari con carichi particolarmente gravosi, come le famiglie numerose (con tre o piรน figli) e quelle con persone con disabilitร , consente una differenziazione dellโ€™indicatore in riferimento al tipo di prestazione richiesta, riduce lโ€™area dellโ€™autodichiarazione, consentendo di rafforzare i controlli e ridurre le situazioni di accesso indebito alle prestazioni agevolate.

Inoltre, รจ stato disegnato uno strumento universale per la lotta contro la povertร  (Sostegno per lโ€™Inclusione Attiva โ€“ SIA), che verrร  sperimentato nel corso del 2014 per entrare a regime nel 2015. Il SIA prevede non solo un sostegno al reddito dei nuclei familiari in povertร , ma anche interventi di accompagnamento al lavoro e allโ€™inclusione sociale uniti ad un impegno da parte del beneficiario per assicurare il rispetto dellโ€™obbligo scolastico e le visite pediatriche previste dai protocolli sanitari per i figli minori, con un controllo periodico dellโ€™effettivo stato di povertร .

 

Migliorare lโ€™equitร  del sistema previdenziale

In materia previdenziale, รจ stato istituito un contributo di solidarietร  sulle pensioni superiori a 90.000 euro, crescente allโ€™aumentare degli importi percepiti. I fondi derivanti dal contributo restano, al contrario di quanto avvenuto nel passato, allโ€™interno del sistema previdenziale, andando a finanziare anche interventi per gli esodati. Eโ€™ stato infine inserito un limite alla cumulabilitร  di pensioni pubbliche e emolumenti pagati dalle Pubbliche Amministrazioni.

IV. RACCOMANDAZIONI DEL CONSIGLIO (EUROPEO) ALLโ€™ITALIA
MERCATO DEL LAVORO RACCOMANDAZIONE 4.ย  Dare attuazione effettiva alle riforme del mercato del lavoro e del quadro per la determinazione dei salari per permettere un migliore allineamento dei salari alla produttivitร ; realizzare ulteriori interventi a promozione della partecipazione al mercato del lavoro, specialmente quella delle donne e dei giovani, ad esempio tramite la Garanzia per i giovani; potenziare lโ€™istruzione e la formazione professionale, rendere piรน efficienti i servizi pubblici per lโ€™impiego e migliorare i servizi di orientamento e di consulenza per gli studenti del ciclo terziario; ridurre i disincentivi finanziari che scoraggiano dal lavorare le persone che costituiscono la seconda fonte di reddito familiare e migliorare lโ€™offerta di servizi di assistenza alla persona, specialmente ai bambini e lโ€™assistenza a lungo termine, e di servizi di doposcuola; intensificare gli sforzi per scongiurare lโ€™abbandono scolastico; migliorare qualitร  e risultati della scuola, anche rafforzando lo sviluppo professionale degli insegnanti e diversificandone lo sviluppo della carriera; assicurare lโ€™efficacia dei trasferimenti sociali, in particolare mirando meglio le prestazioni, specie per le famiglie a basso reddito con figli.Con le misure approvate negli ultimi mesi il Governo รจ intervenuto sulle regole del mercato del lavoro, migliorando quanto giร  fatto con la riforma del 2012, e ha promosso azioni per la creazione di nuova occupazione, soprattutto a tempo indeterminato, specialmente tra donne e giovani. Si sono create le condizioni per rendere prontamente operativa la Garanzia Giovani ed รจ stato rafforzato il collegamento tra scuola e lavoro.A marzo 2014, il Governo ha presentato un disegno di legge delega in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, di semplificazione delle procedure e degli adempimenti in materia di lavoro, di riordino delle forme contrattuali e di genitorialitร  e conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. Entro sei mesi dallโ€™entrata in vigore della delega, il Governo dovrร  sottoporre i relativi schemi di decreti legislativi al parere delle Commissioni Parlamentari che sono chiamate ad intervenire entro un mese.Dare attuazione alla riforma del mercato del lavoro I principali provvedimenti attuativi della riforma del mercato del lavoro sono stati adottati nel corso del 2013. Contemporaneamente, sono stati modificati alcuni aspetti problematici della riforma del 2012, con interventi volti a chiarire la natura dei contratti o a semplificare la norma precedente.รˆ stato istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (MLPS) un sistema permanente di monitoraggio e valutazione delle misure previste dalla riforma del mercato del lavoro, diretto a verificarne gli effetti sul mercato del lavoro. Il monitoraggio del primo anno di attuazione della riforma รจ stato pubblicato a gennaio 2014 sul sito internet del MLPS.Il dialogo allโ€™interno della Conferenza Stato-Regioni, avviato per garantire una disciplina nazionale omogenea del contratto di apprendistato professionalizzante, ha portato a febbraio 2014 allโ€™adozione delle linee guida che disciplinano:i) lโ€™offerta formativa pubblica,ii) il piano formativo individuale,iii) la registrazione della formazione. In seguito a tale delibera, il piano formativo individuale รจ obbligatorio esclusivamente in relazione alla formazione per lโ€™acquisizione di competenze tecnico-professionali e specialistiche. Inoltre, lโ€™impresa รจ tenuta a registrare sul libretto formativo del cittadino:i) la formazione effettuata eii) la qualifica professionale eventualmente acquisita dallโ€™apprendista a fini contrattuali. 

Legame tra salari e produttivitร 

Con la Legge di stabilitร  per il 2014 sono stati confermati i meccanismi per la detassazione e la decontribuzione dei โ€˜salari di produttivitร โ€™.

La stessa Legge istituisce presso il MLPS un Fondo con la dotazione di 2 milioni per il 2014 e 5 milioni per il 2015 per lโ€™incentivazione dโ€™iniziative volte alla partecipazione dei lavoratori al capitale e agli utili delle imprese e per la diffusione di piani di azionariato per lavoratori dipendenti.

 

Partecipazione al mercato del lavoro e Garanzia per i Giovani

Presso il MLPS รจ stata creta una Struttura di missione per promuovere la ricollocazione dei lavoratori che beneficiano di ammortizzatori sociale e per dare attuazione a quanto previsto nella โ€˜Garanzia per i giovaniโ€™. La struttura, costituita nel luglio 2013, ha operato in collaborazione con i diversi livelli di governo allโ€™attuazione delle politiche occupazionali e alla programmazione degli interventi di politiche attive. A tal fine รจ stata creata una Banca dati delle politiche attive e passive del lavoro per raccogliere informazioni sui soggetti da collocare sul mercato del lavoro e sulla domanda di lavoro.

A dicembre 2013 il Governo ha presentato allโ€™Unione Europea il Piano per lโ€™attuazione della Garanzia Giovani. Attraverso il Piano sโ€™intende:

i) offrire a giovani destinatari della garanzia lโ€™opportunitร  di un colloquio specializzato, preceduto da percorsi di costruzione del CV e di autovalutazione;

ii) istituzionalizzare le attivitร  di orientamento al mondo del lavoro nel sistema educativo (istituti scolastici, istruzione e formazione professionale e universitร );

iii) incoraggiare interventi sistematici nei confronti dei NEETs (Not Engaged in Education, Employment or Training), sia direttamente attraverso i servizi per lโ€™impiego sia prevedendo partenariati con le imprese, le istituzioni pubbliche, gli enti non-profit; iv) promuovere percorsi verso lโ€™occupazione, attraverso strumenti che favoriscano lโ€™incontro tra domanda e offerta di lavoro, lโ€™autoimpiego e lโ€™autoimprenditorialitร .

I principi che informano il programma sono: sussidiarietร  (ossia individuazione, di concerto con le Regioni e le Pubbliche Amministrazioni, di misure alternative nel caso di insuccesso di quelle pianificate); contendibilitร  (ossia la previsione che ogni regione rimborsi le misure erogate, anche da altre Regioni, a giovani residenti nel proprio territorio); la โ€˜profilazioneโ€™ dei giovani in quattro fasce sulla base della distanza dal mercato del lavoro; monitoraggio delle attivitร .

Per lโ€™attuazione dellโ€™Iniziativa Europea per i Giovani, lโ€™Italia riceverร  un finanziamento pari a poco piรน di 567 milioni, a cui si deve aggiungere un ulteriore importo di 567 milioni a carico del FSE, oltre al cofinanziamento nazionale, a valere sul Fondo di rotazione per lโ€™attuazione delle politiche comunitarie, per il momento stimato al 40 per cento. La disponibilitร  complessiva, per lโ€™attuazione del programma sarebbe pertanto pari a circa 1.513 milioni.

Per dare esecuzione alla Garanzia, รจ stata messa a disposizione una piattaforma tecnologica le cui componenti fondamentali sono il sito informativo (http://www.garanziagiovani.gov.it) e il portale di servizi โ€˜Cliclavoroโ€™ (www.cliclavoro.gov.it). La piattaforma gestisce, tra lโ€™altro, le informazioni degli operatori abilitati e il servizio dโ€™incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso la banca dati sulle politiche attive e passive. Vi confluiranno anche tutte le informazioni del soggetto da trattare e dei servizi a esso erogati. Questo sistema permetterร  di integrare le informazioni che risiedono in diversi sistemi informativi. Nella banca dati sulle politiche confluiranno, tra gli altri, i dati registrati nei servizi provinciali, i dati provenienti dalla banca-dati percettori gestita dallโ€™INPS e i dati dellโ€™anagrafe degli studenti.

La Garanzia Giovani e la creazione della Struttura di missione fanno parte di un pacchetto di misure mirato ad accelerare la creazione di posti di lavoro, soprattutto a tempo indeterminato; creare nuove opportunitร  di formazione per i giovani; favorire lโ€™alternanza scuola-lavoro; sostenere il reinserimento lavorativo di chi fruisce di ammortizzatori sociali; incentivare le assunzioni di soggetti โ€˜svantaggiatiโ€™.

Per rafforzare la trasparenza del mercato del lavoro, si prevede il monitoraggio dei contratti aziendali con deposito obbligatorio presso le direzioni territoriali del lavoro.

Per le aree del Mezzogiorno sono state finanziate con il D.L. 76/2013:

i) misure per lโ€™autoimpiego e lโ€™autoimprenditorialitร  (80 milioni);

ii) progetti non-profit promossi da giovani e persone svantaggiate (80 milioni);

iii) borse di tirocinio formativo per giovani NEET – disoccupati che non studiano nรฉ partecipano ad alcuna attivitร  di formazione (168 milioni).

Eโ€™ stata avviata una sezione speciale del Fondo Centrale di Garanzia dedicata in via esclusiva alle imprese femminili. In attuazione di quanto previsto dalla legge di riforma del mercato del lavoro, sono stati resi operativi gli incentivi per lโ€™assunzione di donne disoccupate in settori produttivi caratterizzati, negli assetti occupazionali, da rilevanti disparitร  di genere.

Al fine di favorire lโ€™imprenditorialitร  e lโ€™autoimpiego, i criteri per le start up innovative sono stati semplificati: abrogato lโ€™obbligo della prevalenza delle persone fisiche nelle compagini societarie, ridotta la quota minima di spesa in ricerca e sviluppo dal 20 per cento al 15 per cento. Eโ€™ stato inoltre esteso lโ€™accesso alla normativa sulle start up innovative alle imprese con almeno 2/3 della forza lavoro costituita da persone in possesso di una laurea magistrale e alle societร  titolari di un software originario registrato presso la Societร  Italiana degli Autori ed Editori (SIAE).

La Legge di Stabilitร  2014 prevede degli interventi specifici indirizzati ai giovani imprenditori nel settore agricolo, con misure che favoriscono lโ€™accesso al mercato dei capitali e promuovono il riordino fondiario di terreni pubblici a favore dellโ€™imprenditoria giovanile in agricoltura.

Con il decreto legge per lโ€™avvio del Piano โ€˜Destinazione Italiaโ€™ il Governo intende innovare la normativa sullโ€™autoimprenditorialitร  e lโ€™autoimpiego, in funzione anticiclica e di contrasto alla disoccupazione femminile e giovanile. In particolare si prevedono mutui agevolati per gli investimenti destinati alle imprese in tutto il territorio nazionale.

รˆ stato istituito un nuovo incentivo per lโ€™assunzione a tempo indeterminato dei disoccupati che fruiscono dellโ€™Assicurazione sociale per lโ€™impiego (ASpI), pari al 50 per cento dellโ€™indennitร  mensile residua. In attuazione di quanto previsto dalla riforma del 2012, sono state emanate le disposizioni che consentono al lavoratore avente diritto allโ€™ASpI di richiedere la liquidazione delle mensilitร  non ancora percepite al fine di avviare unโ€™attivitร  imprenditoriale o di lavoro autonomo.

Al fine di favorire il reimpiego di lavoratori licenziati sono stati stanziati 20 milioni per il 2013. Il beneficio (190 euro mensili per 12 o 6 mesi, a seconda del tipo di contratto) รจ concesso a favore dei datori di lavoro che assumono a tempo determinato o indeterminato, lavoratori che sono stati licenziati per giustificato motivo oggettivo connesso a riduzione, trasformazione o cessazione di attivitร .

Sono state approvate alcune integrazioni alla disciplina prevista dalla legge di riforma del mercato del lavoro, volte a eliminare alcuni vincoli relativi ai contratti a tempo determinato โ€˜acasualiโ€™ (per la stipula dei quali non รจ necessaria lโ€™indicazione delle โ€˜ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo). In particolare, il Governo ha demandato alla contrattazione collettiva di livello aziendale, anche di secondo livello, lโ€™individuazione delle ipotesi in cui รจ possibile stipulare tali contratti. Eโ€™ stato ridotto il periodo minimo intercorrente tra due contratti a termine successivi stipulati con lo stesso datore di lavoro: lโ€™intervallo passa da 60 a 10 giorni per contratti di durata fino a 6 mesi e da 90 a 20 giorni per contratti di durata superiore a 6 mesi.

A marzo 2014 il Governo ha previsto per i contratti a termine di elevare da 12 a 36 mesi la durata del primo rapporto di lavoro a tempo determinato per il quale non รจ richiesto il requisito della causalitร . Il datore di lavoro puรฒ ricorrere a tale istituto per un massimo del 20 per cento dellโ€™organico. Inoltre, il contratto a tempo determinato puรฒ essere prorogato piรน volte entro il limite dei 3 anni, in caso di ragioni oggettive e con riferimento alla stessa attivitร . Viene cosรฌ superata la precedente disciplina che limitava tale possibilitร  solo al primo rapporto di lavoro a tempo determinato. Inoltre, la possibilitร  di prorogare un contratto di lavoro a termine in corso di svolgimento รจ sempre ammessa, fino ad un massimo di 8 volte nei trentasei mesi. Per tenere conto delle realtร  imprenditoriali piรน piccole, รจ previsto che le imprese che occupano fino a 5 dipendenti possono comunque stipulare un contratto a termine.

Numerosi interventi sono stati dedicati a contrastare la precarietร . Sono state estese ai lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, a progetto o con contratti di associazione in partecipazione, le norme di contrasto alle cosiddette โ€˜dimissioni in biancoโ€™. Sono state rivalutate del 9,6 per cento le sanzioni in caso di irregolaritร  contrattuale e in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. La metร  del flusso derivante dalla รจ destinata al rafforzamento delle misure di vigilanza e prevenzione in materia di sicurezza sul luogo del lavoro.

Si stabilisce che i lavoratori possano essere impiegati in prestazioni di lavoro intermittente per non piรน di 400 giornate nellโ€™arco di tre anni solari. Superato questo limite, il rapporto si trasforma in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Restano esclusi da tale limite i settori del turismo, dei pubblici esercizi e dello spettacolo.

Viene escluso il ricorso allโ€™istituto del lavoro a progetto per lo svolgimento di โ€˜compiti meramente esecutivi e ripetitiviโ€™, chiarendo cosรฌ il campo di applicazione di questo contratto.

Al fine di stabilizzare il personale precario, le PA possono avviare procedure di concorso per titoli ed esami con riserva dei posti (nel limite massimo del 50 per cento) destinata ai soggetti che al 1ยฐ settembre 2013 abbiano maturato, negli ultimi cinque anni, almeno tre anni di servizio con contratto a tempo determinato presso il datore pubblico.

Per cogliere meglio le opportunitร  legate al semestre di durata dellโ€™Expo 2015 a Milano sono state previste deroghe al vincolo assunzionale imposto alle societร  in house e agli enti locali soci di EXPO S.p.A. riguardo alle assunzioni di personale a tempo determinato necessario per la realizzazione delle opere infrastrutturali.

Rifinanziata con 5,5 milioni per il 2014 la legge (L. 193/2000) che mira a favorire lโ€™impiego di detenuti in attivitร  lavorative, estendendo benefici fiscali e sgravi contributivi alle imprese che assumono detenuti o svolgono attivitร  formative nei loro confronti.

 

Potenziare lโ€™istruzione e la formazione professionale e i servizi per lโ€™impiego

In attuazione di quanto previsto dalla riforma del mercato del lavoro, sono state definite linee-guida condivise tra Governo e Regioni in materia di tirocini formativi e orientamento.

Presso il MLPS, รจ stato istituito un fondo di 2 milioni annui per permettere alle Pubbliche Amministrazioni di corrispondere le indennitร  per la partecipazione a tirocini formativi nel periodo 2013 โ€“ 2015.

 

Migliorare lโ€™offerta di servizi di assistenza alla persona, specialmente ai bambini e lโ€™assistenza a lungo termine, e di servizi di doposcuola

Il Governo ha messo in atto misure di sostegno alla conciliazione dei tempi di lavoro e di cura della famiglia al fine di favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso uno stanziamento per lโ€™incremento delle strutture socio-educative per lโ€™infanzia, in particolare la fascia neo-natale e pre-scolastica. Ad agosto 2013 รจ stato firmato lโ€™Accordo tra Governo, Regioni, Province e Comuni per la realizzazione di unโ€™offerta di servizi educativi a favore di bambini dai due ai tre anni, volta a migliorare i raccordi tra nido e scuola dellโ€™infanzia e a concorrere allo sviluppo territoriale dei servizi socio educativi 0-6 anni

 

 

 

Assicurare lโ€™efficacia dei trasferimenti sociali, specialmente per le famiglie a basso reddito con figli

In favore dei lavoratori prossimi alla pensione che si sono trovati o si trovano in particolari condizioni di disagio (mobilitร , prosecuzione volontaria, con rapporto di lavoro risolto e cosรฌ via) sono stati adottati provvedimenti di salvaguardia, diretti a tutelare una platea stimata di 162.130 lavoratori, attraverso lโ€™applicazione dei requisiti di pensionamento previsti prima della riforma.

Nel 2013 il totale complessivo delle risorse stanziate per gli ammortizzatori sociali in deroga ammonta a 2,5 miliardi, ivi inclusi gli oneri per contribuzione figurativa. A queste risorse vanno poi aggiunti i finanziamenti a disposizione delle Regioni. In particolare, il Governo ha destinato 410 milioni a valere sui Fondi del Piano di Azione e Coesione per le misure sperimentali di politica attiva e passiva nelle Regioni dellโ€™Obiettivo convergenza.

Al fine di migliorare lโ€™applicazione della legislazione vigente nel campo degli ammortizzatori sociali, a gennaio 2014 il Governo ha aperto il confronto con le parti sociali che conta di valutare come migliorare questโ€™istituto ed estenderlo allโ€™intero universo dei lavoratori. Tale dialogo, insieme allโ€™emanazione del decreto interministeriale sui criteri di concessione degli ammortizzatori in deroga, permetterร  al MLPS e alle Regioni di pianificare meglio gli interventi necessari ad accompagnare i casi di ristrutturazione e riorganizzazione delle aziende con esuberi di personale.

La legge di Stabilitร  2014 ha disposto lโ€™incremento del Fondo sociale per lโ€™occupazione e la formazione di ulteriori 600 milioni, per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga.

Al fine di favorire il reinserimento lavorativo dei fruitori di ammortizzatori sociali anche in regime di deroga e di lavoratori in stato di disoccupazione, la legge di Stabilitร  2014 ha istituito il Fondo per le politiche attive del lavoro, per finanziare iniziative, anche sperimentali, di ricollocazione dei lavoratori disoccupati o fruitori di ammortizzatori sociali, con una dotazione iniziale pari a 15 milioni per lโ€™anno 2014, e 20 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016. Alla fine del 2013 sono giร  stati stanziati 350 milioni per le Regioni del Mezzogiorno, dove piรน elevata รจ la disoccupazione. In questo modo i fondi per le politiche attive aumenteranno nel prossimo triennio di circa il 20 per cento rispetto ai livelli del 2013.

Estensione agli stranieri degli assegni ai nuclei familiari con almeno tre figli minori. Il Governo ha stabilito che lโ€™assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori spetta, oltre che ai cittadini italiani e comunitari, anche ai cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo, nonchรฉ ai familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente.

ย 

Nicola Porelli

Consulente del Lavoro

ADAPT Professional Fellow

@NicolaPorelli

Scarica il pdfย pdf_icon

Il lavoro e il welfare nel Documento di economia e finanza 2014
Tagged on: