Dov’è la crisi del lavoro stagionale?

B. Gambuzza et al. (lavoce.info, 8 luglio 2022)

 

I dati documentano che nella stagione in corso il settore turistico è ripartito ed è stato in grado di attivare un volume di lavoro perfettamente in linea con gli anni migliori. Ma qualcosa è comunque cambiato nell’incontro tra domanda e offerta.

 

Si è parlato spesso, nelle scorse settimane, di difficoltà enormi nel reperimento di manodopera per il lavoro stagionale. E tale situazione, secondo alcuni, sarebbe imputabile al Reddito di cittadinanza, che incrementerebbe la riottosità dei giovani a lavori faticosi o poco remunerati o che ostacolano il divertimento nel week end. In più il Covid avrebbe favorito la fuoriuscita dal lavoro stagionale: molti lavoratori si sarebbero ‘riciclati’ in altri settori, magari con posizioni più stabili.

 

Proviamo a verificare se riusciamo a trovare qualche traccia di tali difficoltà nei dati sulle assunzioni (fonte: Comunicazioni obbligatorie delle imprese) relative al litorale veneziano, che comprende cinque località balneari di assoluto rilievo nazionale: Bibione, Caorle, Jesolo, Cavallino-Treporti, Eraclea. Complessivamente registravano negli ultimi anni pre-pandemia circa 23 milioni di presenze turistiche, pari al 5 per cento del totale nazionale…

 

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