Contratti, otto milioni in attesa

A sindacati e aziende pubbliche e private questo autunno non mancherà l’impegno che arriva dai negoziati per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Sono più i contratti da rinnovare che quelli rinnovati e lo stesso vale per i dipendenti: quelli che attendono il rinnovo sono quasi 8 milioni, mentre quelli che hanno il contratto nuovo sono quasi 5. L’ultimo accordo siglato è stato quello dei giornalisti. Si preannunciano mesi intensi: settore che contatti, contratto da rinnovare che trovi. Il credito. Le assicurazioni. E poi il commercio, una parte del turismo. Ma anche i tessili vari. E ancora la pesca. L’agricoltura. E il tpl che ormai rappresenta uno dei settori più travagliati dove la tensione spesso sale al livello dello sciopero.

 

I contratti in attesa di rinnovo sono 43 e di questi 15 appartengono alla pubblica amministrazione. Sommando i dipendenti che attendono il rinnovo del loro contratto si fa presto ad arrivare a7,9 milioni, di cui 2,9 appartengono al pubblico impiego, secondo quanto riferiscono gli ultimi dati Istat. I contratti in vigore sono 32 e riguardano 5 milioni di lavoratori che rappresentano il 37,9% del monte retributivo complessivo. La tensione contrattuale che ha toccato il picco tra dicembre e gennaio dello scorso anno, adesso si mantiene stabilmente alta. Gli indicatori che la determinano toccano oggi numeri molto più elevati del passato. In giugno infatti la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è pari al 61,4%, mentre i mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono arrivati in media a 3o,3, in aumento rispetto allo stesso mese del 2013 quando erano 25,2. L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di i8,6 mesi: anche questo è un dato in crescita rispetto a un anno fa, quando riparlava di 13,1 mesi. La situazione più critica è quella dei servizi pubblici essenziali: il 2013 è stato archiviato con una media di quasi due scioperi al giorno, per l’esattezza 666 giornate di astensione dal lavoro: il record negativo spetta alla raccolta dei rifiuti e al trasporto pubblico locale. Nel trasporto pubblico locale a sostegno del rinnovo del contratto scaduto nel 2007 sono stati organizzati 130 scioperi.

 

La crisi è certamente alla base della tensione e delle criticità che complicano il rinnovo dei contratti. E il nodo risorse che costringe a difficili equilibrismi, con negoziati sempre più spesso sul punto di fallire. Le intese sono diverse, più innovative, e prevedono una puntuale rivisitazione degli automatismi e dei vecchi, lunghi articolati contrattuali. In settembre i bancari della galassia Abi, per esempio, hanno già fissato due incontri che serviranno per fare progressi nel loro negoziato. Il presidente del Casi, Alessandro Profumo, ha parlato di vertenza caratterizzata da complessità, dove l’obiettivo sarà cercare di arrivare a un contratto che consenta al settore di avere una piena sostenibilità. Un obiettivo che caratterizza tutte le imprese e che è senz’altro anche nell’interesse dei sindacati e dei lavoratori.

Contratti, otto milioni in attesa