Addio a uno smart working mai nato

Luigi Oliveri (Phastidio.net, 2 settembre 2021)

 

Egregio titolare,

 

lo smart working nella Pubblica Amministrazione torna di moda, ma non per porsi e risolvere il problema di come applicarlo in modo corretto e produttivo, bensì per chiudere l’esperienza.

 

Il Ministro della Funzione Pubblica da qualche giorno annuncia che bisogna tornare al lavoro “ordinario” in presenza. Con tanti saluti al famoso ormai POLA (il Piano Organizzativo Lavoro Agile),

inventato dal precedente inquilino di Palazzo Vidoni e già cancellato dal PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione).

 

A ben vedere, Titolare, se l’intento del Ministro sarà rispettato si porrà fine nella PA ad uno smart working che in realtà non è mai realmente iniziato, se non in rarissimi casi.

 

Come ha evidenziato su Twitter il Prof. Michele Tiraboschi, nella gran parte dei casi il lavoro agile nella PA si è raggrinzito in un mero lavoro da casa.

 

Cosa è mancato? Tutto quanto serviva da condizione preliminare: la riorganizzazione del lavoro, anche (ma non solo) in termini di digitalizzazione…

 

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