In ricordo di Pino Virgilio nel settimo anniversario della scomparsa

Non bastano leggi e progetti. Le riforme del lavoro vivono e camminano solo se ci sono uomini coraggiosi e semplici che se ne fanno carico e cioè le mettono sulle loro forti spalle, le portano avanti con passione e determinazione e le applicano concretamente nei luoghi di lavoro convincendoci della loro bontà.

 

Pino Virgilio, segretario generale aggiunto della Filca nazionale, era uno di questi uomini semplici e coraggiosi. Noi, del Centro Studi “Marco Biagi”, abbiamo imparato a conoscerlo e a stimarlo solo pochi anni fa, nel pieno della contesa sulla legge Biagi, e subito abbiamo apprezzato in lui genuinità, spirito di servizio, capacità di ascolto e volontà di dialogo. Si deve a lui la circostanza che, caso unico per la legge Biagi, le norme in essa contenute relative al settore dell’edilizia siano state frutto di una concertazione – vera e unitaria – con tutte le componenti sindacali realizzando regole su misura per questo complesso e delicatissimo settore. E si deve a lui, in particolare, la generalizzazione per legge del Documento Unico di Regolarità Contributiva, dopo le prime esperienze nel settore dell’edilizia.

 

Grazie a lui le riforme del lavoro degli ultimi anni sono state concretamente applicate in contesti non facili. Così come è vero che grazie a lui e al suo straordinario osservatorio dei mutamenti del mercato del lavoro alcune di queste riforme sono migliorate e sono state corrette in corso d’opera.

 

Interprete moderno di un lavoro antico e spesso sottovalutato, come quello dell’edilizia, Pino Virgilio ha dedicato gran parte della sua breve esistenza per restituire al sindacato una funzione storica davvero centrale che è quella del governo attivo del mercato del lavoro attraverso l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. Oggi con la Cisl, pronta a svolgere in prima persona questo servizio; ma forse in futuro, in un mercato del lavoro più maturo e meno conflittuale, attraverso gli enti bilaterali in cui Pino Virgilio tanto credeva contagiandoci in questa passione che era poi diventata una missione, la missione di una vita.

 

I giorni spesi con lui ci hanno arricchito e fatto maturare. Noi, teorici delle riforme del lavoro, ancora lo ricordiamo nelle aule della nostra Facoltà di Economia a Modena, impegnato in un progetto di modernizzazione della cultura del lavoro e del sindacato in particolare. Lui, per un giorno, docente per i nostri studenti e ricercatori. E noi, con sempre maggiore frequenza, docenti per i suoi quadri e dirigenti.

 

Pino Virgilio era segretario generale aggiunto della Filca nazionale, il sindacato degli edili. Non è stato un caso se, da sindacalista moderno e coraggioso quale era, ha speso la sua vita per unire e costruire proprio come fa anche il più umile lavoratore di questo settore. Era questa la sua vocazione, la sua storia, la sua passione. Ed è questo il grande insegnamento che ora ci lascia come operatori e teorici delle relazioni industriali. Perché le relazioni industriali servono a unire e costruire e non, come purtroppo troppo spesso oggi accade, a separare e distruggere quello che altri hanno fatto.

 

ADDIO PINO! Pino Virgilio, segretario generale aggiunto della Filca nazionale, si è spento nella notte. Questa notte è improvvisamente scomparso Pino Virgilio, segretario generale aggiunto della Filca nazionale. Il prossimo 26 ottobre avrebbe compiuto 50 anni. Lascia la moglie, un figlio ed un grande vuoto nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.

 

Michele Tiraboschi

Roma, 10 ottobre 2008 (www.filca.cisl.it)

 

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In ricordo di Pino Virgilio nel settimo anniversario della scomparsa
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