“Decreto PNRR”: un nuovo veicolo per interventi lavoristici

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Bollettino speciale ADAPT 10 aprile 2024, n. 1
 
Nell’ambito della decretazione d’urgenza per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (decreto-legge n. 19/2024), non sono mancati numerosi provvedimenti di natura lavoristica (artt. 29 – 31) di assoluto rilievo, parte dei quali dettati, quantomeno nella rapidità d’intervento, da ragioni contingenti e di cronaca recente.
 
Obiettivo del Bollettino speciale ADAPT n. 1/2024, suddiviso in tre sezioni, è quello di commentare puntualmente tali novità, pur nell’incertezza legata al percorso parlamentare di conversione in legge, nell’intenzione di offrire – anche con schede di lettura che ne consentono una più immediata fruibilità operativa – una prima panoramica tecnica dei provvedimenti in esame.
 
La prima sezione, dedicata a brevi commenti tecnici, Marco Menegotto si è occupato di indagare il prisma delle complesse revisioni dell’apparato sanzionatorio in materia di lavoro irregolare e dei nuovi requisiti per il godimento, da parte dei datori di lavoro, dei benefici normativi e contributivi. Irene Tagliabue ha invece affrontato il tema, di certo rilievo tecnico-operativo, dei processi di esternalizzazione (come appalti e distacchi), della somministrazione e del relativo nuovo regime sanzionatorio. Giada Benincasa approfondisce poi il tema, connesso, della “lista di conformità” e della nuova “patente a punti”. Di seguito si può leggere un’analisi condotta da Giovanni Piglialarmi circa norme di rafforzamento dell’attività ispettiva dell’ITL ma anche degli altri Enti vigilanti mentre in chiusura Federica Capponi ci offre una fotografia su alcune diverse disposizioni introdotte in questa sede in merito alle attività stagionali in imprese agricole ed al lavoro domestico.
 
La seconda sezione è dedicata agli approfondimenti, tra cui un contributo di Edoardo Poiani che riflette sui nuovi vincoli d’applicazione del CCNL nell’ambito delle catene di appalti-subappalti; ci riferiamo, in buona sostanza, al noto tema, che pare in via di superamento nell’ambito del decreto in commento, della contrattazione collettiva “comparativamente più rappresentativa” per lasciare spazio ad un concetto di contratto collettivo “(…) maggiormente applicato nel settore e per la zona (…)”, con non poche criticità applicative. Segue poi un approfondimento di Pierluigi Rausei (già uscito sul bollettino ADAPT n. 9/2024) dal titolo “Una nuova riforma del sistema ispettivo con riposizionamento del quadro sanzionatorio nella prospettiva di un rafforzamento di tutele per la regolarità e la sicurezza del lavoro”.
 
La terza sezione si compone di cinque schede tecnico-operative, divise per macro-temi, dirette a razionalizzare e schematizzare le proposte contenute negli articoli 29-31 del d.l. n. 19/2024 al fine di consegnare al lettore uno strumento pratico e funzionale per intercettare il “cosa cambia” rispetto alla previgente legislazione in materia.
 
Completano il bollettino alcuni documenti istituzionali di approfondimento, cui si aggiungono le audizioni parlamentari in corso nell’iter di conversione.
 
Ad una prima lettura possiamo confermare l’eterogeneità dei provvedimenti inseriti nel decreto richiamato, che faticano ad organizzarsi attorno ad una logica sistematica che consentirebbe, invece, un approccio ordinato e lineare a temi complessi come quelli affrontati. Non mancano comunque apprezzabili disposizioni di tutela del lavoro e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che rischiano però di risultare eccessivamente orientati da un approccio burocratico e formalistico a discapito dell’imprescindibile principio di effettività.
 

“Decreto PNRR”: un nuovo veicolo per interventi lavoristici
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