Quando il volontariato deprezza il lavoro

Luigi Oliveri (Phastidio.net, 15 luglio 2021)

 

Egregio Titolare,

 

mi consenta una breve digressione, prima di giungere al punto. Come Ella sa, lo scrivente è un appassionato di arte. Alcuni anni addietro andai nella mia Palermo con un gruppo di amici di fuori, nell’intento di far loro da Cicerone.

 

Lungo il percorso che ci conduceva verso la cattedrale, due studentesse di terza media ci fermarono: si proposero come guida in particolare della Cappella dell’Incoronazione, uno splendido monumento pienamente medievale che personalmente lo scrivente non ebbe mai modo di visitare, perché ben restaurato – finalmente – molti anni dopo il trasferimento da Palermo.

 

Le due ragazzine ci estasiarono per la competenza, la spiritosità, la gioia di poter condividere con un gruppo di “turisti” la conoscenza delle ricchezze della loro città. Il tutto, grazie ad un intelligente progetto culturale della scuola media di appartenenza, che immagino abbia lasciato loro nel profondo l’amore e l’interesse per i beni culturali, che trasparì prepotentemente quel giorno…

 

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