Morti bianche, anche il testo unico sul lavoro ha le sue colpe

Milano 11 Aprile – Dieci anni e sentirli tutti. Secondo gli esperti tra le ragioni del picco di morti bianche ci sono i limiti del testo unico sulla sicurezza sul lavoro, voluto dal governo Prodi nel 2008 sull’onda della tragedia della Thyssen di Torino (morirono sette operai) e ritoccato in seguito dal centrodestra. Un testo, il decreto legge 81, mai applicato del tutto e sempre più distante da quelle che sono le esigenze delle imprese. Indicativo, infatti, che a oggi manchino ancora una ventina di decreti attuativi.

 

RITARDI SULLA PREVENZIONE. In quest’ottica va segnalato che non è ancora stato completato il Sistema informativo nazionale per la prevenzione, al quale dovrebbero rifarsi le parti interessate (aziende in testa) per trarre le best practice necessarie, mentre il ritardo è ancora più lungo in relazione alla commissione per gli interpelli, il soggetto che dovrebbe più di altri soffermarsi sulla sostenibilità economica delle procedure da tenere.
E molto c’è ancora da fare sul versante della formazione, per esempio a livello territoriale nel rapporto tra gli organismi di controllo e le imprese. Mentre le stesse aziende lamentano di attendere ancora quella semplificazione degli adempimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro prevista dal decreto legislativo, per rendere immediate le tutele…

 

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