Decreto Dignità: cosa prevede il provvedimento voluto da Luigi Di Maio

“Il decreto Dignità servirà a ridare diritti ai giovani precari sfruttati. Altri punti riguarderanno la sburocratizzazione del mondo delle imprese, la stretta sulle delocalizzazioni e poi il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo”. Il vicepremier Luigi Di Maio, responsabile del provvedimento in quanto titolare del ministero del Lavoro, conferma i punti salienti del decreto Dignità, di cui aveva già parlato alcuni giorni fa. Il ministro dei Rapporti col Parlamento, Riccardo Fraccaro, aveva specificato in mattinata alcune misure come “l’abolizione del redditometro, dello spesometro e tutte quelle misure che chiedono le imprese”. Sulle tempistiche e sulle voci di un possibile slittamento, Di Maio spiega che il decreto “è un punto di partenza e se è pronto per stasera arriva stasera, sta facendo il giro delle ‘sette chiese’, bollinature varie. Il testo è pronto deve essere solo vidimato dai 1000 organi di questo paese”. Le bozze in circolazione in questo momento sono costituite da 11 articoli. In particolare si andrebbe a incidere sulle norme del Decreto Poletti sul lavoro, spesso con un ritorno al passato rispetto alle liberalizzazioni della riforma renziana…

 

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