Tutti i Giovani sono una risorsa

La Giunta della Regione Puglia, con deliberazione del 3 dicembre 2013, n. 2328, ha approvato il Piano di azione 2014- 2015 Tutti i giovani sono una risorsa, contenenti gli indirizzi strategici e gli obiettivi di sviluppo di Bollenti Spiriti, il programma per le politiche giovanili della regione Puglia.
 
Rafforzare, potenziare e innovare i contenuti del programma Bollenti Spiriti, queste sono le priorità dichiarate nel nuovo piano che cerca di “incoraggiare” – e non “sistemare”– i giovani pugliesi a partecipare attivamente alla vita della comunità.
 
Alla domanda chi sono i giovani? il nuovo piano risponde “una risorsa potenziale” in grado di contribuire allo sviluppo economico del paese, ma solo previa valorizzazione piena dei loro contributi nei vari ambiti della vita sociale. I giovani, si evince dal piano, devono essere parte attiva del processo di innovazione e sviluppo del territorio, e non solo destinatari “passivi” di politiche pubbliche, il più delle volte fallimentari e deludenti rispetto ai loro propositi di combattere o arginare la disoccupazione giovanile.
 
Ad oggi, infatti, urge, di fronte ad un tasso di disoccupazione giovanile che sfiora il 47% (L’Italia è il Paese con il più alto numero di neet cioè giovani not in employment, training or education. Nel 2012 si contano circa 2 milioni e 250.000 neet, inferiore solo a Francia e Bulgaria), individuare e sviluppare strategie occupazionali che non facciano solo da “cuscinetto”, ma che permettano ai giovani di guardare avanti con più fiducia e con strumenti che garantiscano loro più occupabilità. Ebbene, partendo da questo presupposto, ma ribadendo che il piano in oggetto è solo finalizzato a “spronare i più giovani”, si può affermare che gli obiettivi proposti e le linee di intervento individuate per i loro sviluppi futuri, vanno nella giusta direzione.
 
Concreta, infatti, è la decisione di predisporre ulteriori strategie di intervento per consentire ai giovani a rischio di “esclusione sociale”, di poter prender parte per la prima volta ad un’esperienza di educazione informale e non formale, di rafforzare le competenze sul campo, di elaborare progetti personali o professionali, o partecipare in modo dinamico nel territorio pugliese.
 
I cinque obiettivi strategici dichiarati nel piano mirano proprio: a far emergere le forze latenti dei giovani; a permettere ai giovani di sperimentare e imparare facendo; accompagnare progetti e iniziative verso l’autonomia; creare un sistema aperto di interventi per i giovani; ed infine rendere la Puglia una Regione accogliente per i “nuovi”.
 
Le tre macroaree in cui insisteranno gli obiettivi suddetti riguarderanno il riuso degli edifici pubblici da trasformare in spazi ricreativi per i giovani; un supporto alle idee giovanili, nonché e la creazione di un cantiere della legalità attraverso una maggiore promozione della cultura della legalità e dell’antimafia. Il quadro è completato dall’individuazione di otto linee di intervento tese a specificare tutte le attività che la regione Puglia intende adottare per garantire il successo degli obiettivi dichiarati.
 
La priorità è favorire il talento inespresso e garantire opportunità di apprendimento anche dopo un percorso di studio, il piano prevede un’azione di finanziamento di progetti presentati da gruppi informali di giovani e selezionati secondo criteri di valutazione, quali il contenuto educativo delle attività, la fattibilità e l’impatto atteso sul territorio.
 
Una seconda azione, invece, punta a mettere i giovani inoccupati a servizio del bene comune, consentendo a quest’ultimi di svolgere attività di volontariato partecipando a progetti ad alto valore sociale proposti da organizzazioni pubbliche e private.
 
Di spiccato rilievo e interesse all’interno del piano è, altresì, il proposito di creare Laboratori Urbani, ovvero una rete regionale di spazi dedicati alle giovani generazioni, in cui sarà loro consentito esprimere le capacità svolgendo attività prettamente culturali e sociali.
 
Non solo, i laboratori urbani, in connessione con i centri per l’impiego costituiranno la base per la promozione di un’ulteriore azione consistente nell’attivazione di nuovi servizi per l’orientamento e il lavoro. L’attivazione di servizi sperimentali per l’orientamento dei giovani, con particolare riferimento agli inoccupati che fuoriescono dai circuiti della scuola, università e formazione professionale, potrà contare non solo sulla collaborazione degli enti locali, ma sopratutto su di una integrazione “intelligente” tra politiche regionali, nazionali ed europee (Youth guarantee promossa con Raccomandazione europea del 22 aprile del 2013), in tema di occupazione giovanile.
 
Al pari delle politiche occupazionali, anche le idee e i progetti dei giovani saranno oggetto di un’opera di integrazione che si realizzerà grazie ad un costante collegamento dei programmi e badi regionali pugliesi con degli altri promossi a livello nazionale o europeo, e che abbiano ottenuto buoni risultati.
 
Infine, è prevista la realizzazione di una piattaforma aperta per imparare a fare impresa finalizzata allo scambio di conoscenza sui temi dell’imprenditorialità e dell’innovazione nell’ambito del nuovo ciclo di programmazione 2014-2020. Gli obiettivi e le linee di sviluppo del piano, fin qui illustrati, cercano di fronteggiare una situazione emergenziale di crisi, non solo mediante l’avvio di un processo di innovazione e di sviluppo di risorse e territorio, ma cercando, altresì, di allinearsi alle recenti iniziative sui giovani messe in campo dall’unione europea– youth on the move– finalizzate a creare occupabilità e garantire ai più giovani un’esperienza lavorativa o un posto di lavoro.
 
Il tentativo di reinventare Bollenti Spiriti, avviato con l’approvazione del presente piano, è solo all’inizio, ma se tutti gli attori coinvolti faranno la loro parte, rispondendo a quella logica di integrazione tra persone, organizzazioni e parti sociali promossa dallo stesso piano, il suo successo sarà garantito.
 
Immacolata Di Stani
Scuola internazionale di dottorato in Formazione della persona e mercato del lavoro
ADAPT-CQIA, Università degli Studi di Bergamo
@i_stani
 
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