Il Manifesto per il Pinerolese: Cronistoria dell’alleanza territoriale per la creazione di una comunità sostenibile e resiliente

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Bollettino speciale ADAPT 4 marzo 2021, n. 2

 

Aprile 2020: il mondo è immobile e gli ospedali in fermento.

A Pinerolo, seduti attorno a un tavolo virtuale, il Consorzio Pinerolo Energia, in qualità di ente aggregatore di attori eterogenei, CGIL, CISL e UIL di territorio registrano tragiche istanze sociali ed economiche.

 

Il confronto tra i principali stakeholder sul blocco dei licenziamenti e sulla cassa integrazione viene presto interrotto dal grido di speranza di una comunità resiliente: allo step preliminare, l’analisi della situazione locale in termini di fabbisogni e criticità, seguono incontri di discussione propositivi con i soggetti interessati allo sviluppo del territorio. L’obiettivo di reagire all’attuale crisi economica e sociale provocata dalla pandemia in corso determina, su istanza del Consorzio Pinerolo Energia (index CPE) e delle organizzazioni sindacali, la nascita di un’iniziativa, denominata ”Ripartiamo Insieme.

 

Il Team del progetto Ripartiamo Insieme elabora una strategia condivisa che, individuando i temi e gli obiettivi prioritari per lo sviluppo e la riqualificazione dell’aggregato territoriale, elegge come punto di partenza per la futura pianificazione territoriale la sostenibilità intesa, in conformità alle direttive europee, nelle sua dimensione economica, sociale e ambientale.

L’attualità del progetto per la comunità sostenibile del Pinerolese è, del resto, confermata non soltanto dall’approvazione di politiche europee che conducono alla transizione giusta, ma altresì dalle esigenze di un territorio che mostra numerose fragilità, aggravate dalla pandemia dettata SARS-CoV-2.

 

Maggio 2020: Il governo italiano annuncia l’inizio della fase II.

A Pinerolo, Ripartiamo Insieme promuove la costituzione di un gruppo di azione, articolato in sette tavoli tecnici costituiti da soggetti che, per finalità, competenze e conoscenze, possono contribuire al rilancio del territorio, riducendo al minimo l’impatto negativo provocato dalla pandemia in corso sul sistema sociale ed economico.

L’interconnessione tra istituzioni politiche, aziende, organizzazioni sindacali, enti e mondo del terzo settore si rinviene nei singoli tavoli tecnici:

 

Welfare – sostegno all’occupazione

Il gruppo di lavoro si propone di analizzare le situazioni di crisi aziendali sul territorio, per dare, attraverso l’interconnessione tra le realtà interne al CPE e le organizzazioni sindacali, opportunità concrete ai lavoratori la cui occupazione è a rischio, ed altresì coinvolgere le imprese del territorio nell’analisi della transizione occupazionale verso un’economia territoriale non soltanto green, ma – considerata la necessità di promuovere pari opportunità per i segmenti più deboli della popolazione- anche socialmente inclusiva;

 

Welfare – sostegno sociale ai cittadini

Il tavolo mira ad analizzare le criticità sociali che il periodo attuale ha fatto emergere al fine di elaborare proposte concrete di solidarietà ma anche nuove opportunità;

 

Pianificazione territoriale

Il tavolo, toccando in maniera trasversale diverse tematiche, propone di impostare una pianificazione di territorio -urbanistica e non solo- su percorsi di implementazione del tessuto industriale presente e di nuovi insediamenti industriali;

 

Trasporti

Il gruppo di lavoro si propone di ideare un progetto per una viabilità sostenibile, capace di connettere le aziende del territorio, di facilitare lo spostamento dei lavoratori ed altresì di incrementare il turismo;

 

Fundraising

L’obiettivo essenziale del tavolo concerne l’individuazione di finanziamenti legati alla programmazione europea, nazionale e regionale, al fine di facilitare il raggiungimento degli obiettivi prefissati dagli altri tavoli tecnici;

 

Sviluppo turistico

Il gruppo si propone di analizzare le possibilità di sviluppo turistico mediante forme di aggregazione culturale e sportiva nonché attraverso l’ideazione di calendari promozionali di breve periodo per il biennio 2020-2021 e di strategie che, nel lungo periodo, siano capaci di promuovere percorsi agroalimentari e di sfruttamento delle bellezze naturalistiche del territorio;

 

Iniziative economiche a sostegno del territorio- sviluppo nuove attività

Tra gli obiettivi essenziali rilevano la mappatura del tessuto produttivo locale, l’analisi dell’impatto sull’occupazione della pandemia in corso e il censimento delle nuove opportunità di lavoro stabile, incrementate, ove possibile, mediante la leva del welfare e della formazione.

 

Febbraio 2021: L’insediamento del nuovo governo Draghi e il tema del Recovery Fund.

A Pinerolo, il progetto Ripartiamo Insieme orienta lo sguardo verso il futuro, consegnando al territorio un documento, Il Manifesto per un piano di sviluppo del Pinerolese, che definisce “gli ambiti prioritari su cui investire per garantire al Pinerolese una ripresa solida nel tempo, migliori condizioni di vita e di salute, un effetto moltiplicativo sugli investimenti privati e un’occupazione stabile e di qualità”, quale perimetro strategico entro cui utilizzare al meglio le risorse stanziate nell’ambito del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2021 – 2027 e del Next Generation EU (NGEU).

 

L’approccio che ha guidato il lavoro di elaborazione del Manifesto per lo sviluppo del Pinerolese, basato su un metodo aperto e partecipato di programmazione dal basso, ha individuato i seguenti ambiti prioritari:

  1. Urbanistica e Infrastrutture;
  2. Sviluppo economico, produttivo e occupazionale;
  3. Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali e del patrimonio storico;
  4. Ambiente;
  5. Salute, inclusione sociale, lotta alla povertà, istruzione e formazione.

Mediante la leva del progetto Ripartiamo Insieme, il territorio supera l’essenza dello spazio, tracimando in un eco-sistema socio-economico, nel quale una pluralità di attori -pubblici e privati- implementano processi di aggregazione che seguono logiche inclusive e sostenibili.

 

Mentre l’Europa detta, da un lato, le linee guida del Green Deal, che, nelle premesse, si preannuncia quale strategia di crescita verso una società equa, prospera e libera dal carbone ed altresì capace di individuare, nel processo di transizione, un ruolo prioritario “alle persone, presta(ndo) attenzione alle regioni, alle industrie e ai lavoratori che dovranno affrontare le maggiori sfide” poste dalla transizione.

Dall’altra, il territorio Pinerolese, pur vantando una importante storia industriale e turistica, registra gravi fenomeni di impoverimento del patrimonio locale, del sistema produttivo e delle risorse territoriali, aggravati dalla pandemia in corso, che ha generato sul territorio nuove crisi aziendali, ulteriori situazioni di deindustrializzazione e di impoverimento di tutto il tessuto produttivo, dei servizi e del terziario, necessitando di urgenti strategie per lo sviluppo sostenibile.

 

In conformità, dunque, con le sfide e le priorità di policy individuate nell’ambito del Semestre europeo, in particolare quelle legate alla transizione verde e digitale, con i contenuti del Piano Energia e Clima (PNIEC), dei Piani presentati nell’ambito del Just Transition Fund e con le linee guida per la definizione del piano nazionale di ripresa e resilienza del 15 settembre 2020, il Consorzio Pinerolo Energia e le organizzazioni sindacali hanno elaborato, in stretta sinergia, un Manifesto per il Pinerolese che si propone di contribuire alla transizione ambientale, alla resilienza e sostenibilità sociale, potenziando la competitività del territorio.

 

Resta da chiedersi, dunque, a fronte di quanto fin qui illustrato, se le caratteristiche delle relazioni industriali che hanno consentito interazioni proficue per la costituzione di una comunità economica e resiliente, consentiranno, da un lato, di affrontare i cambiamenti che investiranno nei prossimi decenni il territorio e, dall’altro, se le peculiarità delle stesse possano costituire un fattore abilitante e non ostativo di nuovi modelli gestionali e produttivi che i paradigmi della transizione energetica porranno alle realtà operanti nel territorio.

 

Maria Cialdino

Scuola di dottorato in Formazione della persona e mercato del lavoro

ADAPT, Università degli Studi di Bergamo

@MCialdino

 

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