La riforma della dirigenza PA

La riforma della dirigenza è un tema da addetti ai lavori ma è rilevante per il buon funzionamento della macchina amministrativa e per l’attuazione delle politiche pubbliche. La qualità dei servizi, la spesa dei fondi UE, l’efficienza e gli sprechi dipendono prevalentemente da una buona dirigenza, soprattutto da quella di vertice, e quindi dalle regole che la “governano”. È anche per questo che il legislatore e i governi periodicamente intervengono sulla normativa che disciplina lo status e il governo della dirigenza. Nel decennio 1998-2009 si contano almeno dieci interventi legislativi sulle norme relative agli incarichi dirigenziali, per non parlare delle sentenze della Corte Costituzionale in materia. In sintesi gli interventi si possono riassumere in due grandi filoni: il rafforzamento dell’accountability rispetto all’indirizzo politico; o il rafforzamento dell’indipendenza e imparzialità rispetto al ciclo elettorale. Il modello manageriale di derivazione anglosassone certamente ha supportato maggiormente il processo volto ad assicurare una maggiore rispondenza dell’azione amministrativa agli indirizzi politici, ma esso è stato introdotto in Italia, come è sempre capitato per altri “prestiti”, all’italiana. Nel caso specifico, in maniera debole e senza gli strumenti necessari, come la piena gestione delle risorse umane e finanziarie.

L’obiettivo di questa riforma, come ha dichiarato il Presidente del Consiglio, è quello di avere una dirigenza fondata sui risultati e non sullo status. Di fatto era l’obiettivo della riforma degli anni ’90, quando si contrattualizzò la dirigenza, distinguendo tra contratto di servizio a tempo indeterminato e contratto di incarico a termine e prevedendo altresì una nuova struttura della retribuzione, la rotazione degli incarichi a termine e creando il ruolo unico della dirigenza statale, secondo un modello di MBO.

L’attuale proposta di riforma cerca di fatto di riprendere lo spirito di quella del 1998 e di rafforzarlo, cercando di superare gli ostacoli che ne hanno impedito l’attuazione…

 

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