Un dialogo che continua: rileggendo Marco Biagi 15 anni dopo

Sono già passati quindici anni dalla scomparsa del professor Marco Biagi. Anni segnati da una incessante contesa sulle leggi del lavoro, senza tuttavia che il nostro Paese ancora disponga di affidabili strumenti di monitoraggio degli effetti delle riforme che via via si sono rapidamente succedute e anche senza una reale capacità di lettura della grande trasformazione tecnologica e demografica che sta modificando radicalmente il modo di fare impresa e l’idea stessa di lavoro.

 

Proprio in un tale momento storico – segnato da una crescente complessità e da nuovi bisogni che rimangono senza risposte – non possiamo che essere riconoscenti al fondatore di ADAPT perché ci ha insegnato a non avere paura del cambiamento e anzi ad accogliere con ottimismo e fiducia la sfida del futuro senza ideologie e senza timore di cambi di paradigma. Ed infatti, mentre ancora oggi impera la sterile contesa sui numeri del Jobs Act e sui posti di lavoro “stabili” creati dal Governo dopo il superamento dell’articolo 18, già quindici anni fa Marco Biagi ci esortava a guardare oltre perché “il mercato e l’organizzazione del lavoro si stanno evolvendo con crescente velocità (…) anche se non altrettanto avviene per la regolazione dei rapporti di lavoro. La stessa terminologia adottata nella legislazione lavoristica (es. «posto di lavoro») appare del tutto obsoleta. Assai più che semplice titolare di un «rapporto di lavoro», il prestatore di oggi e, soprattutto, di domani, diventa un collaboratore che opera all’interno di un ciclo”. Da qui l’impegno per un nuovo diritto del mercato del lavoro (e non del semplice contratto) e la preferenza verso il metodo del diritto delle relazioni industriali inteso come un diritto (sussidiario) della produzione e non solo della distribuzione delle risorse “che dovrà diventare sempre più concordato e meno indotto dall’attore pubblico” (M. Biagi, Competitività e risorse umane: modernizzare la regolazione dei rapporti di lavoro, in L. Montuschi, M. Tiraboschi, T. Treu, Marco Biagi, un giurista progettuale, Giuffrè, 2003, p. 149).

 

Ricordare Marco Biagi dopo tanti anni dalla sua scomparsa non è dunque per noi di ADAPT un semplice atto dovuto, una commemorazione di idee e tempi che furono, ma l’occasione concreta per guardare ancora assieme a lui, con mente aperta, la materia che tanto ha amato e studiato, il lavoro e la sua regolazione giuridica e sociale, ben oltre la dimensione superficiale del dibattito pubblico e in costante contatto con nuove generazioni di studenti, ricercatori e operatori del mercato del lavoro.

 

Anche per questo motivo il 15 marzo, dopo un momento di ricordo istituzionale che si svolgerà al Senato, vogliamo ricordare Marco Biagi con le sue stesse parole. L’appuntamento è al Centro Congressi Cavour di Roma, dalle 14.30 alle 17.00, per un momento di rilettura e discussione delle pagine più originali e attuali dei suoi scritti. Nella stessa occasione verrà presentato il terzo Rapporto ADAPT sulla contrattazione collettiva, basato su un campione di 400 contratti (nazionali e soprattutto aziendali) sottoscritti nel corso del 2016, frutto del paziente lavoro dei nostri dottorandi e giovani ricercatori. Al seguente link si può leggere in modalità open access l’executive summary del Rapporto ADAPT per il 2016.

 

È così che vogliamo ricordare Marco Biagi a quindici anni dalla sua scomparsa: non solo con una commemorazione pubblica e non solo con un dibattito sulla sua legge. Piuttosto attraverso l’impegno educativo e formativo verso i nostri giovani che sono il vero motore del cambiamento e con la condivisione del lavoro che facciamo, attraverso la piattaforma open access del prezioso Bollettino ADAPT, oltre alla testimonianza di persistente vitalità di un pensiero e di un metodo che stanno alla base della nostra Scuola e del nostro modo di intendere il lavoro e l’impegno universitario. Non è certamente sufficiente per rimediare ai tanti torti e alla violenza subite da Marco Biagi, lo sappiamo bene. Ma per noi questo è il solo modo per provare a dare un senso a ciò che un senso non ha e cioè l’assassinio di un professore universitario, sulla soglia di casa di ritorno da una normale giornata di lavoro, unicamente per le sue idee e il suo impegno a rendere un poco più decente il mondo che viviamo.

 

L’invito a unirvi a noi il 15 marzo è aperto a tutti, iscrivendovi al seguente link, e in particolar modo è rivolto ai tanti giovani che seguono le tematiche del lavoro e delle relazioni industriali e che non hanno avuto modo di conoscerlo e di conoscere la storia che sta dietro a una legge e a un impegno per la modernizzazione del nostro mercato del lavoro.

 

Flavia Pasquini

Emmanuele Massagli

Silvia Spattini

Michele Tiraboschi

(ADAPT steering committee)

 

Un insegnamento che rimane, un dialogo che continua – Marco Biagi a 15 anni dalla scomparsa – Programma 

Montuschi, M. Tiraboschi, T. Treu, Marco Biagi, un giurista progettuale, Giuffrè, 2003 

M. Tiraboschi, Morte di un riformista, Marsilio, 2003 

 

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