Informarsi per capire
Nullo il patto di prova nel caso in cui si limiti a richiamare la declaratoria del contratto collettivo e questa non sia sufficientemente specifica
Costituisce discriminazione indiretta computare ai fini del comporto di malattia le assenze determinate dalla disabilità
Seppure quello dell’anzianità di servizio rappresenti ancora il principale criterio fissato dall’art. 3, comma 1, d.lgs. n. 23/2015, il giudice può condannare il datore di lavoro al pagamento del ristoro massimo di 36 mensilità tenuto conto degli altri criteri evidenziati dalla Corte costituzionale
Il riferimento di partenza per il calcolo dell’indennità risarcitoria in caso di licenziamento illegittimo è costituito dall’anzianità di servizio, che potrà essere ponderata anche con altri criteri correttivi
Anche dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 194/2018, l’anzianità di servizio conserva un rilievo prioritario e serve a determinare la base di partenza per la determinazione della tutela indennitaria
Non eccedono nell’esercizio del diritto di critica dei dirigenti che esprimono in maniera ragionevole e non pretestuosa nonché con modalità formalmente corrette dissensi verso il presidente di un istituto di ricerca pubblico
Deve ritenersi nullo (per motivi discriminatori) il recesso dal contratto di lavoro a progetto stipulato da un istituto scolastico con un docente, in ragione della sua condizione di transessuale
La scelta del contratto collettivo preso a parametro di riferimento dal giudice di merito per la determinazione della palese difformità retributiva nel reato di sfruttamento del lavoro non è sindacabile in sede di legittimità
L’indennità di trasferta prevista dal CCNL Logistica ha natura retributiva e deve essere computata nella base di calcolo del TFR
Il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire i dispositivi speciali di correzione ai videoterminalisti o di rimborsare a detti lavoratori i costi sostenuti per l’acquisto degli stessi
In assenza di canali informatici appositi, l’uso della posta elettronica aziendale per finalità di proselitismo sindacale è legittimo, purché non arrechi pregiudizio all’attività aziendale
Non è consentito al datore di lavoro disapplicare il CCNL Sanità privata, scaduto ma ultrattivo, per applicare il CCNL RSA-Case di cura, già scaduto e privo di una clausola di ultrattività
Tra l’impresa e il rider intercorre un rapporto di collaborazione ex art. 2, comma 1, d.lgs. n. 81/2015; pertanto, se il licenziamento è illegittimo, il rider ha diritto alla reintegra
Grava sulla cooperativa l’onere di provare la maggiore rappresentatività del sindacato che contratta i trattamenti economici applicati ai soci lavoratori
Legittimo l’uso della casella mail aziendale personale per le comunicazioni sindacali
Il singolo componente della RSU ha il diritto di indire l’assemblea sindacale purché sia stato eletto nelle liste di un sindacato che, in azienda, sia dotato della rappresentatività di cui all’art. 19, l. n. 300/1970
La mancanza di allegazione da parte del lavoratore di elementi comprovanti l’esistenza di posizioni alternative di ricollocamento supporta la posizione del datore circa l’assolvimento dell’obbligo di repêchage nell’ambito del licenziamento per g.m.o.
Il datore di lavoro privato può regolarizzare il personale adibito all’esecuzione di piccoli lavori domestici anche successivamente ad un accesso ispettivo, purché non siano scaduti i termini di legge
In tema di malattie ingravescenti con evoluzione probabilmente sfavorevole il danno biologico da invalidità permanente è determinato alla luce delle concrete condizioni di salute del danneggiato e della prevedibile sopravvivenza
È antisindacale l’applicazione del CCNL della Sanità in luogo di quello dell’Istruzione e Ricerca nell’ambito di un’azienda ospedaliera universitaria
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