Si sblocca la riforma dei dottorati

Un Paese che forma il proprio capitale umano e poi se lo lascia scappare dovrebbe essere di per sé preoccupato. Se poi, come capita all’Italia, a partire sono i più istruiti i timori dovrebbero addirittura aumentare. Prendiamo il caso dei dottori di ricerca, che rappresentano il top della scala formativa e che, nel giro di 12 mesi, hanno visto aumentare le fughe all’estero. Un quadro che il neoministro dell’Università, Gaetano Manfredi, conosce perfettamente vista la sua recente, doppia e pluriennale esperienza da rettore e presidente della Crui. Come dimostra la scelta, dettata anche da questioni di calendario, di porre tra i primi atti del suo dicastero proprio la riforma dei dottorati. In stand-by da oltre un anno, nonostante entrambi i suoi predecessori (Marco Bussetti e Lorenzo Fioramonti) ne avessero già avviato il restyling…

 

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