Scuola e imprese, in arrivo mille tutor

Per combattere la disoccupazione giovanile sta per nascere una nuova figura professionale, il tutor dei rapporti tra scuole e imprese. Una novità di tutto rilievo e che può servire a cambiare le carte in tavola e far funzionare meglio le politiche attive del lavoro.

Infatti uno dei guai principali del sistema italiano di collocamento è dato dal tempo eccessivo che passa tra l’uscita dei ragazzi dalla scuola e l’ingresso nel lavoro, un periodo che assomiglia a un tunnel in cui famiglie e ex studenti camminano al buio senza che nessuno li aiuti.

Per questo la nuova agenzia nazionale del lavoro, l’Anpal, ha pensato di lanciare la figura del tutor che nelle intenzioni deve riuscire a intermediare tra i due mondi.

Le scuole italiane, tra medie superiori e università sono 5.400, e il presidente dell’Anpal, Maurizio Del Conte, crede di poter mettere al lavoro circa 1.000 tutor, in ragione quindi di uno per ogni cinque istituti.

La riforma della buona scuola voluta dal governo Renzi aveva affidato questo compito di raccordo agli insegnanti ma la formula palesemente non funziona. Ci vuole una professionalità ad hoc per riuscire a parlare con le imprese e monitorare così in maniera costante i fabbisogni di personale e l’eventuale formazione necessaria…

 

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