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Bollettino ADAPT 3 maggio 2021, n. 17
2) La crescita è determinata unicamente dalla componente maschile che cresce di 51 mila unità, quella femminile diminuisce invece di 17 mila. Su base annua femmine sono a -337 mila rispetto ai maschi che sono a -188 mila (quasi la metà). pic.twitter.com/edH3hSF85z
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) April 30, 2021
4) Il tasso di occupazione sale al 56,6% restando al penultimo in Europa dopo la Grecia. Quello di disoccupazione scende al 10,1% e quello di inattività al 36,8%. pic.twitter.com/Z44a5pWTuu
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) April 30, 2021
6) A marzo 2021 calano di 38 mila unità gli occupati permanenti che diminuiscono di 250 mila unità in un anno. Un dato sul quale incidono le nuove modalità di calcolo di Istat che non considerano occupato chi è in cassa integrazione da oltre 3 mesi. pic.twitter.com/qKnYbDvSfu
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) April 30, 2021
8) Positivo che il recupero di occupati riguardi principalmente i giovani 25-34 anni con il tasso di occupazione che cresce dello 0,7%. Buono anche quello 15-24 anni, cala quello 35-49 anni nel quale pesa probabilmente la dinamica della cassa integrazione. pic.twitter.com/ePGZ2NHYPh
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10) In sintesi: un mercato del lavoro che cerca di dare una scossa ma a fatica. Crescono gli occupati giovani maschi e a tempo determinato. Pagano ancora le donne.
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) April 30, 2021
Presidente Fondazione ADAPT
Scuola di alta formazione su transizioni occupazionali e relazioni di lavoro
