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Bollettino ADAPT 6 aprile 2021, n. 13
2) In termini assoluti il calo è più marcato per gli uomini (-533 mila) rispetto alle donne (-412 mila), ma in termini di andamento percentuale il calo femminile è maggiore (essendo meno il numero delle occupate). pic.twitter.com/BxjNpgwuCN
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) April 6, 2021
4) Il tasso di occupazione scende al 56,5%, quello di disoccupazione abbastanza stabile al 10,2% mentre quello di inattività torna a salire al 37%. pic.twitter.com/zUzkbuuhbE
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) April 6, 2021
6) Sempre il cambio di definizione di lavoro autonomo (non è occupato l'assente per più di tre mesi) incidono nell'andamento del lavoro indipendente che vede in un anno un calo di 355 mila unità. pic.twitter.com/3QVftt2pHd
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) April 6, 2021
8) Tra i 15 e i 34 anni cresce molto (+2,9%) il tasso di inattività, a conferma che i giovani sono i più penalizzati in un mercato del lavoro fermo, ma cercano anche attivamente e cresce quindi il tasso di disoccupazione più che nelle altre fasce. pic.twitter.com/65gOZEzNdQ
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) April 6, 2021
10) In sintesi: un milione di posti di lavoro in un anno è un dato enorme, ed è concentrato soprattutto sui giovani e sulle forme di lavoro meno tutelate dalle politiche di contrasto alla pandemia, serve un ribilanciamento o è a rischio una generazione.
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) April 6, 2021
Presidente Fondazione ADAPT
Scuola di alta formazione su transizioni occupazionali e relazioni di lavoro
