Le parole del lavoro: Il “caporalato” in lingua inglese

Il termine caporalato è utilizzato nel contesto italiano per identificare una forma di mediazione illegale tra domanda e offerta di lavoro. Nello specifico, con questa espressione si intende “una ipotesi di interposizione parassitaria dei rapporti di lavoro” (Tiraboschi; 2012: 346) che è particolarmente diffusa in alcuni settori produttivi, come l’agricoltura e l’edilizia. Secondo tale prassi, il caporale “ingaggia i lavoratori che poi somministra agli utilizzatori della prestazione lavorativa ricavandone un compenso […] Il lucro del caporale consiste nella differenza tra quanto ricevuto dagli utilizzatori e quanto poi dato ai prestatori di lavoro a titolo di compenso per il lavoro svolto” (Ibid.).

 

Il caporalato è una pratica molto diffusa nel contesto nazionale, al punto da indurre recentemente il Senato ad approvare il disegno di legge A.S. 2217/2016, ora al vaglio della Camera come AC 4008/2016, recante “disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura”, al fine di rafforzare la tutela e la protezione per il lavoratore.[1]

 

L’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro, soprattutto per ciò che riguarda attività stagionali di raccolta dei prodotti agricoli, sono questioni note evidentemente anche al di là dei confini nazionali. Per esempio, nei Paesi anglosassoni e nella documentazione in lingua inglese prodotta dalla Commissione europea, esistono diverse espressioni utilizzate per esprimere il concetto di caporalato. Una prima locuzione è illegal employment[2]:

 

Versione in lingua italiana Versione in lingua inglese
Oggetto: Emergenza caporalato nel Salento

Risposta della Commissione

(24 febbraio 2012)

Subject: Illegal employment in Salento

Answer from the Commission

(24 February 2012)

Fonte: EUR-lex

 

La scelta di optare per illegal employment sembra tuttavia opinabile, in quanto piuttosto generica. L’impressione è che, seppur interpretando efficacemente la natura illecita dell’intermediazione, questa formulazione non sembra cogliere le sfumature di significato associate all’espressione italiana, ad esempio il ruolo dei caporali non autorizzati e il fatto che il processo di reclutamento abbia luogo soprattutto nel settore agricolo e riguardi perlopiù lavoratori stranieri irregolari.

Una alternativa, molto più efficace e rinvenibile nei documenti della Commissione, è quella di gangmaster system (o gangmastering):

 

Versione in lingua italiana[3] Versione in lingua inglese
Oggetto: Caporalato e diritti dei migranti

 

 

Recenti notizie pubblicate su giornali locali italiani portano alla luce nuove vicende legate alla triste piaga del caporalato.

Subject: The gangmaster system and the rights of migrant workers

 

Recent reports published in several local Italian newspapers have brought to light yet more incidents linked with the terrible scourge of the gangmaster system (i.e. workers being illegally employed in the agricultural sector at very low wages).

Fonte: EUR-lex

 

Di conseguenza, una opzione al più generico illegal employment può essere gangmastering (ossia la pratica vera e propria di caporalato) che viene condotta da un gangmaster (ovvero il “caporale”):

 

Versione in lingua italiana[4] Versione in lingua inglese
Rapporti di lavoro di questo tipo non sono dissimili da quelli che intercorrono tradizionalmente tra i lavoratori occasionali o a giornata e gli intermediari di manodopera (i cosiddetti “caporali”) There are similarities between such relationships and the position of the traditional casual or day labourer, a type of work with the use of gangmasters that everyone thought had been consigned to the past (5).

Fonte: EUR-lex

 

Anche i testi di legge del Regno Unito utilizzano la medesima espressione, come dimostra il Gangmasters (Licensing) Act, entrato in vigore nel 2004. Una analisi più approfondita, tuttavia, fa emergere differenze semantiche rilevanti tra l’espressione italiana e quella utilizzata in lingua inglese. Mentre in italiano infatti il termine caporalato, e quindi caporale, ha una connotazione negativa ben definita, l’espressione gangmaster sembra essere caratterizzata da una accezione più neutra, a tal punto che, secondo l’Oxford Dictionary, questa indica genericamente “A person who organizes and oversees the work of casual manual labourers”, ossia colui il quale organizza e supervisiona la prestazione di lavoratori occasionali impegnati in lavori manuali.

 

A ben vedere, anche il Gangmaster (Licensing) Act[5] definisce il gangmaster non come un vero e proprio caporale, ma semplicemente come chi esercita attività di intermediazione: “A person (“A”) acts as a gangmaster if he supplies a worker to do work to which this Act applies for another person (“B”)” (4,(2)). Ovviamente suddetta attività di intermediazione può essere condotta solo a seguito dell’ottenimento di una autorizzazione “A person shall not act as a gangmaster except under the authority of a licence” (6, (1)).

Per tale ragione, il ricorso all’espressione gangmaster system in lingua inglese per rendere il concetto di caporalato potrebbe risultare ambigua. Mentre la formulazione in lingua inglese indica infatti una attività lecita, sebbene previo ottenimento di una licenza, l’espressione in uso in italiano indica esclusivamente una pratica illegale relativamente alla attività di intermediazione.

Pertanto, gangmaster system (o gangmastering) non sembrano essere adatti a far comprendere a un lettore straniero l’illiceità del fenomeno, in quanto queste due locuzioni possono prestarsi a una diversa, se non addirittura opposta, interpretazione in merito alla natura dell’attività esercitata. Si suggerisce quindi una diversa formulazione (es. illegal gangmaster trade), al fine di trasporre efficacemente il concetto. Per la stessa ragione, sembra essere più opportuno parlare di “unauthorised gangmasters” or “unlicensed gangmasters” per rendere il termine “caporali” in maniera adeguata.

 

Pietro Manzella

ADAPT Senior Research Fellow

@Pietro_Manzella

 

[1] Per approfondimenti, si veda Rausei, P, Il contrasto al caporalato attraverso il reato di intermediazione illecita di manodopera con sfruttamento del lavoro, in Bollettino ADAPT no. 28/2016, consultabile al seguente link: https://www.bollettinoadapt.it/bollettino-adapt/ordinario/5-settembre-2016-n-28/.

[2] List of titles of Written Questions by Members of the European Parliament indicating the number, original language, author, political group, institution addressed, date submitted and subject of the question (2012/C 285 E/01), consultabile al seguente link:

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT-EN/TXT/?qid=1474380428058&uri=CELEX:C2012/285E/01&from=IT

[3] Written questions by Members of the European Parliament and their answers given by a European Union institution (2014/C 357/01) consultabile al seguente link:

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT-EN/TXT/?qid=1474380428058&uri=OJ:JOC_2014_357_R_0001&from=IT.

[4] Opinion of the European Economic and Social Committee on ‘Abuse of the status of self-employed’ (own-initiative opinion) (2013/C 161/03), consultabile al seguente link: http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT-EN/TXT/?qid=1474876202053&uri=CELEX:52012IE2063&from=IT.

[5]Il testo integrale del Gangmaster (Licensing) Act è disponibile al seguente link: http://www.legislation.gov.uk/ukpga/2004/11/pdfs/ukpga_20040011_en.pdf

 

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