La parola stage è malata: curiamolaLa parola stage è malata: curiamola

La notizia viene dalla Silicon Valley e da Glassdoor, un sito specializzato in ricerca del personale che va per la maggiore: nel distretto dorato dell’high tech ci sono stagisti che arrivano a ottenere paghe record tra gli 8 e i 6 mila euro. Si tratta di giovani che non hanno ancora terminato l’università e che vengono reclutati dalle compagnie del digitale senza badare a spese. La selezione per arrivare a conquistare una internship — traduzione di stage — è durissima e si basa sia sulla reputazione universitaria sia su una lunga trafila di interviste/colloqui/simulazioni.

La ratio di una così agguerrita competizione è quella di assicurarsi da subito i migliori talenti su cui investire proponendo loro, dopo lo stage, un vero ingaggio. È un capitalismo in cui conta tantissimo la finanza ma alla fine a fare la differenza sono le persone, il denaro in fondo è una commodity mentre il talento brilla come una specialty…

 

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