«Il miraggio Garanzia giovani Dopo 4 mesi nessuna risposta»

Quello che fa più male sono la sfiducia e la disillusione, quel tono di resa nella voce di un giovane. Berzo Inferiore, Bassa bresciana, 2.500 abitanti o poco meno. Ma che se ne fanno i ragazzi della Valle Camonica della Garanzia giovani? Se ne fanno, eccome. Qui la meccanica tiene ancora. Ma per chi ha scelto settori legati al mondo dell’edilizia farsi assumere non è facile. E il caso di Stefano Cominini, 25 anni, perito elettrotecnico. Uno che il 2 maggio si è iscritto di corsa al portale nazionale della Garanzia, quand’era aperto da un giorno soltanto.
 
«Peccato che oggi, dopo oltre quattro mesi, non abbia ancora avuto una risposta, una proposta. Ma non dovevano contattarmi entro quattro mesi?». Dovevano. Anzi, il portale http://www.garanziagiovani.gov.it dice che «dopo l’adesione la Regione che hai scelto ti contatterà entro 60 giorni per indirizzarti ai servizi per l’impiego». Come è andata lo racconta in un sol fiato lo stesso Stefano. «L’inserimento dei dati sul portale è stato abbastanza semplice. Dopo qualche giorno mi è arrivata una mail in cui mi ringraziavano per essermi iscritto. Però mi dovevo accreditare anche sul portale Clic lavoro. Ok, mi sono detto. Il problema è che dopo mi è arrivata un’altra mail. Questa volta della Regione Lombardia, che mi chiedeva di iscrivermi ancora a un altro portale. Il terzo, quello regionale. Eh no, ho pensato, qui mi stanno prendendo in giro. Allora sono andato al centro per l’impiego a chiedere spiegazioni. «Lei sta seguendo il percorso sbagliato, per prima cosa deve registrarsi qui da noi», mi ha rimproverato l’impiegato. Ho compilato tutti i moduli e credevo fosse finita lì. «No, guardi, serve un curriculum». Sono tornato a casa e ho stampato un cv. Già ci credevo poco a questa storia della Garanzia giovani. Quando l`impiegato ha scosso di nuovo la testa e mi ha restituito il curriculum perché non conforme agli standard Ue, mi sono detto: “Siamo alle solite. La Garanzia giovani non è che l’ennesimo miraggio». Stefano ha scritto tutta la sua disillusione su Twitter, rispondendo alla campagna #maqualegaranzia dell’associazione ADAPT. Si potrebbe dire che avrebbe dovuto insistere. E iscriversi anche al portale della Lombardia, che poi è una delle Regioni in cui i servizi per l’impiego funzionano. Ma lui non ci crede più: «Sul lavoro per noi giovani solo parole e promesse».
 
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