Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori: una nuova politica attiva nazionale

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Bollettino ADAPT 15 marzo 2021, n. 10

 

Nel corso del 2021 verrà attivata GOL, Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori: una nuova politica attiva del lavoro su base nazionale. Della nuova misura, prevista dalla legge di bilancio 2021 e parzialmente descritta anche all’interno della proposta di Piano nazionale di Ripresa e Resilienza presentata al Parlamento il 15 gennaio scorso si conosce ancora poco, anche perché gli aspetti di dettaglio e operativi saranno declinati nelle prossime settimane dal Ministero del Lavoro con decreto attuativo.

 

La legge di bilancio 2021 ha istituito il nuovo Fondo per l’attuazione di misure relative alle politiche attive rientranti tra quelle ammissibili dalla Commissione Europea nell’ambito del programma React EU con una dotazione pari a 500 milioni di euro per l’anno 2021 che servirà a finanziare due misure:

  • 267 milioni di euro sono dedicati all’ampliamento dell’Assegno di Ricollocazione previsto dall’articolo 23 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150;
  • 233 milioni di euro saranno utilizzati per l’attuazione del nuovo programma nazionale Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori.

L’intenzione che sembra emergere dalla lettura congiunta di legge di bilancio e PNRR è quella di un adeguamento temporaneo dell’Assegno di Ricollocazione lungo due direttrici, l’ampliamento della platea dei beneficiari e la previsione di attività di formazione, in attesa dell’attivazione di GOL che andrà a sostituire la misura. Il nuovo AdR, infatti, dovrà prevedere un piano di riqualificazione finalizzato a coprire il fabbisogno individuato durante la definizione del bilancio delle competenze.

 

Inoltre, “nelle more dell’istituzione del programma nazionale GOL” l’Assegno di Ricollocazione sarà esteso anche a coloro che si trovino in una delle seguenti condizioni:

  • collocazione in cassa integrazione guadagni ai sensi dell’articolo 24-bis del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148;
  • sospensione del rapporto di lavoro e collocazione in cassa integrazione guadagni per cessazione dell’attività ai sensi dell’articolo 44 del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130;
  • percezione della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego e dell’indennità mensile di disoccupazione da oltre quattro mesi.

 

Parallelamente, l’art. 1, comma 324 della legge di bilancio 2021 definisce GOL come un “programma nazionale di presa in carico finalizzato all’inserimento occupazionale, mediante l’erogazione di servizi specifici di politica attiva del lavoro, nell’ambito del patto di servizio di cui all’articolo 20 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150”. La norma prevede una rideterminazione delle misure di assistenza intensiva nella ricerca di lavoro attualmente descritte nella delibera del Consiglio di amministrazione di ANPAL n. 3/2018, assistenza alla persona e tutoraggio e ricerca intensiva di opportunità occupazionali, che andranno ponderate sulla base della tipologia di beneficiario.

 

All’interno della proposta di Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, che al paragrafo 5.1 anticipa alcune delle modalità attuative di GOL, è prevista l’istituzione di un sistema unitario di profilazione a livello nazionale e di “un’offerta di servizi che integri la formazione per l’aggiornamento professionale, la riqualificazione o la riconversione, anche attraverso percorsi che consentano di acquisire, tramite riconoscimento dei crediti, qualifiche e diplomi professionali, diplomi di tecnici superiori e lauree professionalizzanti”.

 

L’obiettivo è dunque quello di affiancare alle misure di assistenza intensiva nella ricerca del lavoro dei percorsi di formazione di durata variabile, anche particolarmente estesa. Il riferimento ai diplomi di tecnico superiore e alle lauree professionalizzanti lascia intendere che la formazione possa avere una durata anche di diversi mesi e che uno degli obiettivi del nuovo strumento sarà quello di avviare attività formative che permettano ai destinatari di maturare competenze di elevato livello tecnico-professionale prima del reinserimento lavorativo.

 

In chiusura, il comma 328 della legge di bilancio subordina le misure all’approvazione, da parte delle autorità europee, dell’ammissibilità delle disposizioni al finanziamento nell’ambito del programma React EU, disciplinato dal Regolamento (UE) n. 2221/2020 che modifica il Regolamento (UE) n. 1303/2013 e introduce i nuovi articoli 92 bis e 92 ter.

 

In particolare, le risorse del React EU sono rese disponibili per il finanziamento di operazioni nell’ambito del nuovo Obiettivo Tematico “Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia”. Per quanto riguarda il Fondo Sociale Europeo, le risorse possono essere utilizzate per politiche finalizzate al mantenimento dei posti di lavoro, anche a fronte di una riduzione dell’orario lavorativo, e per agevolare l’ingresso nel mercato del lavoro.

 

La legge di bilancio si limita a tracciare i contorni della nuova politica attiva, dunque per il buon esito della misura sarà rilevante la modalità con cui essa sarà declinata a livello di governance. Da quanto si legge nella proposta di Piano nazionale di Ripresa e Resilienza il programma sarà gestito “in accordo con le Regioni” e sarà dunque necessario un coordinamento tra governo centrale e enti territoriali. Il sistema nazionale di profilazione sembra essere finalizzato a garantire degli standard qualitativi omogenei sull’intero territorio nazionale, tuttavia molto dipenderà dal contenuto del decreto attuativo che dovrà individuare le prestazioni connesse al programma nazionale, compresa la definizione delle prestazioni per tipologia di beneficiario, le procedure per assicurare il rispetto del limite di spesa, le caratteristiche dell’assistenza intensive per la ricerca del lavoro, i tempi e le modalità di erogazione da parte della rete dei servizi per le politiche del lavoro nonché la specificazione dei livelli di qualità di riqualificazione delle competenze.

 

Gaetano Machì

Scuola di dottorato in Apprendimento e Innovazione nei contesti sociali e di lavoro

ADAPT, Università degli Studi di Siena

gaetanomachi

 

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