Decreto sciopero: cosa (non) cambia dopo la vicenda Colosseo

Assemblea o sciopero selvaggio? Diritti dei lavoratori o diritti dei turisti? Domande che sorgono dopo il caso, ormai celebre, dell’assemblea dei lavoratori del Colosseo e dei Fori Imperiali svoltasi nella mattina dello scorso venerdì.
Caso alimentato dall’interventismo normativo con cui il Governo ha reagito ad un episodio che ben si prestava a fornire un assist per un goal nella partita contro il sindacato.

Pochi conoscono però la realtà dei fatti e soprattutto il quadro regolatorio in cui si collocano.

Per questo motivo presentiamo oggi un Bollettino speciale, a cura di Emmanuele Massagli e Marco Menegotto, che può essere d’aiuto per una analisi ragionata dei fatti.

Il Bollettino contiene dunque non solo i principali interventi sulla stampa dei giorni scorsi, ma anche (e soprattutto) le norme previgenti al decreto-legge varato proprio venerdì scorso, attraverso le quali già si regolano attività sindacali come quelle portate alla ribalta in questi giorni. Norme che sono frutto di accordi tra ARAN e parti sociali e che, per ciò da sole, sono in grado più di un decreto di governare i rapporti tra sindacati ed amministrazioni, senza arrivare al paradosso di definire servizio essenziale il sistema museale italiano, impegnandosi così nel garantire la loro fruibilità al pari di un diritto dei cittadini.

Ci auguriamo che questo contributo possa aiutare a far chiarezza in un quadro normativo e di rapporti tra parti sociali già ben definito. Per non affidare con forza allo Stato ciò che già compete alle rispettive responsabilità.

 

Decreto scioperi: cosa (non) cambia dopo la vicenda Colosseo 

 

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Decreto sciopero: cosa (non) cambia dopo la vicenda Colosseo