Cuneo fiscale: perché servono sgravi strutturali

La pubblicazione dei dati Inps sull’occupazione è oggetto di continue strumentalizzazioni e offre ogni mese nuove “originali” letture dei dati. La prima cosa da dire è che le rilevazioni dell’osservatorio relative ai primi tre mesi del 2017 ci dicono che la variazione netta di contratti a tempo indeterminato e di contratti a termine è positiva.

Ad indicare un mercato del lavoro in espansione e non in recessione, al di là degli allarmismi di alcuni titoli di giornale.Chi diceva che al termine degli incentivi alle assunzioni ci sarebbe stata un’ondata di licenziamenti è stato prontamente smentito. Un aumento dei licenziamenti in valore assoluto negli anni passati c’è stato ma non significa che il Jobs Act abbia «liberalizzato la distruzione dei posti di lavoro», se mai il contrario. È normale che in un’economia, a fronte di un maggior numero di occupati vi sia anche un maggior numero di cessazioni, motivo per cui è necessario osservare il tasso di licenziamento – ovvero il rapporto tra numero di licenziamenti e numero di rapporti di lavoro attivi a inizio anno – piuttosto che il valore assoluto…

 

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