Camusso chiude al governo sui voucher: “Correttivi non bastano, vanno aboliti”

“Valuteremo le ragioni della Corte costituzionale, quando avremo le motivazioni. E siamo molto curiosi di vederle: siamo convinti che i nostri quesiti fossero coerenti con le norme. Resta che il referendum non è l’unico modo possibile” per cambiare le cose “e anzi noi continueremo a cercare di cambiare la legge sui licenziamenti illegittimi, anche valutando il ricorso in sede europea”. Così la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, durante il videoforum di Repubblica.it condotto da Massimo Giannini, all’indomani delle decisioni della Consulta sui referendum richiesti dal sindacato di Corso d’Italia, forte di oltre 3 milioni di firme. Una diretta dalla quale chiude al governo sui voucher e tira dritto per la loro abolizione: “I correttivi non basterebbero, vanno eliminati”.

I giudici della Corte costituzionale hanno ammesso due dei tre quesiti proposti dalla Cgil, in particolare sull’abolizione dei voucher e sulla responsabilità in solido tra appaltatori e appaltanti, ma hanno rigettato quello sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, modificato più volte in tempi recenti. Una posizione davanti alla quale Camusso spiega senza mezzi termini: “La nostra battaglia continua, e non è ideologica. Se uno fa un licenziamento illegittimo, quella illegittimità va sanzionata. La Corte non si è pronunciata sul merito della legge: il suo è un giudizio procedurale, non sul merito”…

 

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