Armonia e formazione per l’economia della conoscenza

Campagne mediatiche per promuovere la formazione professionale. Finanziamento ai centri di formazione basato sulle performance. Armonizzazione dei curricoli scolastici alle esigenze dell’impresa. Ripensamento degli avanzamenti di carriera degli insegnanti. È la buona scuola del governo Renzi? No, sono le misure del governo malese per raggiungere gli obiettivi di crescita previsti per il 2020.
 
Il tema della formazione è più globalizzato di quanto si pensi. L’Asian Development Bank (ADB), in una serie di incontri di fine 2013 – dai quali è stato elaborato il paper Sustainable Vocational Training toward Industrial Upgrading and Economic Transformation – ha tracciato le linee guida che, insieme al governo cinese, intende seguire per accompagnare finanziariamente il continente asiatico nella grande trasformazione che sta interessando l’economia mondiale. Il tema centrale degli incontri è stata la formazione tecnico-professionale, carburante di arricchimento di competenze, necessarie per dominare, e non subire, il cambiamento.
 
Anche a Pechino, infatti, gli studenti fanno fatica a trovare una corrispondenza tra gli studi e il mondo del lavoro. Anche là i genitori preferiscono vedere i figli all’università, piuttosto che in percorsi di formazione professionale. Ed anche in Cina il problema della mancanza di comunicazione tra scuola e impresa si fa sentire: «due mondi paralleli – scrive l’ADB – che parlano lingue diverse, anzi, non si parlano affatto».
 
Ma se i problemi e, come vedremo, le soluzioni sono in qualche modo analoghi, la scala dimensionale è profondamente diversa. Ogni anno circa 8 milioni di persone migrano dalla campagna alla città, senza alcuna formazione, provenienti dalle zone dove hanno costruito, quasi dal giorno alla notte, impianti industriali per produrre beni di lusso tecnologico su scala globale. In parallelo, il PCC, Partito Comunista Cinese, ha deciso di riconvertire l’economia da un modello basato sull’esportazione, ormai difficilmente sostenibile, ad uno improntato alla fornitura di servizi ad elevato valore aggiunto, all’energia sostenibile e alle nuove competenze.
In tutto questo, la formazione professionale non può che giocare un ruolo di primo piano. Come? …..
 
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Armonia e formazione per l’economia della conoscenza
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