Accordo di Programma per la ripartenza dell’industria del vetro: il dialogo sociale per far fronte alle sfide dell’emergenza

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Bollettino ADAPT 27 aprile 2020, n. 17

 

All’esito di un confronto costruttivo ed articolato, il 23 aprile scorso Assovetro – l’associazione degli industriali del vetro del sistema Confindustria – ha sottoscritto con le Segreterie Nazionali delle organizzazioni sindacali di categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil un Accordo Nazionale di Programma per l’adozione di misure preventive anti-contagio, al fine di garantire la ripresa in sicurezza delle attività produttive del settore vetro e lampade.

L’accordo è frutto di una lunga e consolidata tradizione di dialogo sociale, che ha indotto sin da subito le Parti ad impegnarsi nella gestione condivisa dell’emergenza.

 

Già il 14 marzo scorso, infatti, è stato sottoscritto tra le stesse Parti un Avviso congiunto nella forma di appello alla responsabilità di tutti – imprenditori, dirigenti, lavoratori ed organizzazioni sindacali – a fare ciascuno la propria parte, per far fronte all’inaudita sfida del Covid-19.

Due sono gli elementi fondamentali che ispirano l’accordo: coniugare un’ordinata ripresa/prosecuzione delle attività con la tutela della salute dei lavoratori, assicurandone il massimo livello di protezione, e la forte raccomandazione alla più ampia condivisione con le rappresentanze sindacali delle modalità della ripresa e delle misure da adottare.

 

Sul fronte della tutela della salute dei lavoratori, abbiamo potuto contare sulle esperienze maturate dalle nostre aziende che, d’intesa con le rappresentanze sindacali, hanno adottato, già prima del Protocollo condiviso del 14 marzo, le misure appropriate per adattare il processo produttivo e l’organizzazione del lavoro alla straordinarietà della situazione. Tali misure sono state poi puntualmente inserite nei Protocolli aziendali attuativi del Protocollo nazionale condiviso.

 

La scelta della via della condivisione con il sindacato è il portato del nostro consolidato sistema di relazioni industriali, fondato sul rispetto ed il riconoscimento reciproco delle Parti e sul dialogo responsabile e continuo. In coerenza con la nostra tradizione, anche nell’Accordo di programma assume grande importanza il confronto preventivo sulle modalità della ripresa o della prosecuzione dell’attività produttiva e la più ampia condivisione tra tutti i soggetti coinvolti (direzione aziendali, RSU, RLS e medico competente).

 

Questo patrimonio di esperienze ha costituito la base, insieme alle indicazioni delle autorità, per individuare le linee guida condivise, impartire indirizzi alle aziende, ai lavoratori e alle rappresentanze sindacali, orientare decisioni e comportamenti efficaci in questa fase così difficile e superarla insieme. La maggiore criticità è stata realizzare una sintesi efficace, adeguata a tutte le imprese che costituiscono il panorama eterogeneo di settore, che conta aziende molto differenti tra loro per collocazione geografica, per tipologia di produzione, impiantistica e per dimensione. Fanno parte, infatti, dell’industria del vetro, aziende di tutte le “taglie”, dalle filiali italiane di grandi multinazionali a vetrerie di media e piccola dimensione, anche di natura padronale. Si differenziano per destinazione di mercato e per tipologia di produzione: produzione e trasformazione di vetro piano per l’edilizia, l’automotive e i trasporti, produzione di contenitori per l’industria alimentare, la farmaceutica, la cosmetica, la profumeria, gli oggetti e le suppellettili per la casa, produzione di lana e filati per l’isolamento in edilizia e per il rinforzo nelle infrastrutture e di un’ampia gamma di materiali compositi, i tubi di vetro, fiale e flaconi per il settore farmaceutico, le lampade e i display, il vetro artistico.

 

Gran parte dei processi di produzione sono a ciclo continuo – h 24 per 365 giorni all’anno.

In questo variegato panorama, le attività considerate essenziali, al servizio dell’industria alimentare e della farmaceutica, ovvero funzionali a filiere considerate tali, in queste settimane hanno continuato a lavorare, anche se in alcuni casi a regime ridotto; le altre, non appartenenti alle categorie autorizzate a proseguire, hanno interrotto completamente.

 

Gli impianti di lavorazione del vetro sono localizzati secondo una distribuzione piuttosto capillare su tutto il territorio nazionale: abbiamo dovuto tener conto delle misure specifiche adottate o in via di adozione da parte delle diverse Regioni e particolarmente per le aree decretate focolai dell’epidemia.

Consapevoli di queste differenze, le Parti stipulanti – nel quadro dello scrupoloso rispetto delle linee guida concordate – hanno lasciato tuttavia alle aziende ed alle rappresentanze sindacali aziendali e/o territoriali la facoltà di adottare soluzioni condivise confacenti alle rispettive specificità.

 

Le misure previste, in continuità con l’Accordo condiviso del 14 marzo, attengono alla gestione ed all’organizzazione del lavoro nel periodo di emergenza, di cui abbiamo acquisito familiarità nelle ultime settimane: l’informazione ai lavoratori, le raccomandazioni comportamentali, la pulizia dei luoghi di lavoro e delle singole postazioni, la disponibilità di prodotti per garantire l’igienizzazione, la assegnazione e l’utilizzo dei DPI, la gestione degli spazi comuni in funzione del rispetto del distanziamento sociale prescritto, gli interventi organizzativi (gestione degli orari di lavoro, dei turni e delle trasferte, il lavoro a distanza, il ricorso a sistemi informatici per la comunicazione interna, la formazione, le riunioni, gli spostamenti interni, gli accessi ai locali di comune utilizzo, mense, spogliatoi, aree di riposo, lo svolgimento di particolari operazioni di lavoro ….), l’accesso e la permanenza in azienda da parte di soggetti esterni, la gestione di eventuali casi positivi in azienda. Regole, indirizzi, best practices, metodologie e schemi di riferimento, la cui efficace applicazione è compito dei responsabili aziendali di concerto con i rappresentanti dei lavoratori.

 

Arrivando in leggero anticipo sull’Aggiornamento del Protocollo condiviso Governo – Parti Sociali del 24 aprile – così come era già accaduto il 14 marzo per il nostro Avviso congiunto rispetto alla prima edizione del Protocollo – ne abbiamo in qualche modo anticipato talune disposizioni: abbiamo raccomandato la distribuzione delle mascherine a tutti i dipendenti; abbiamo riconfermato il ricorso allo smart working; abbiamo richiamato l’attenzione sulla mobilità casa-posto di lavoro, nella consapevolezza che per un efficace contenimento del contagio, oltre a creare le migliori condizioni di sicurezza nelle fabbriche, occorre responsabilizzare tutti circa i comportamenti di prudenza da osservare anche fuori dai luoghi di lavoro; l’attenzione ai soggetti più fragili, presumibilmente più esposti al rischio; il richiamo alla puntuale collaborazione con le Autorità.

 

Le Parti sono impegnate a sorvegliare l’attuazione dell’Accordo e ad apportarvi gli aggiornamenti che l’evoluzione continua delle disposizioni del Governo, delle Regioni e delle Autorità renderanno necessari. L’Accordo di Programma del 23 aprile e l’Avviso Congiunto del 14 marzo confermano la capacità delle nostre Aziende e dei Rappresentanti dei lavoratori di affrontare insieme, efficacemente, anche le più grandi difficoltà, capacità sperimentata peraltro in numerose precedenti occasioni.

 

Massimo Noviello
Vice-presidente Assovetro delegato alle Relazioni Industriali ed agli Affari Sociali

 

Accordo di Programma per la ripartenza dell’industria del vetro: il dialogo sociale per far fronte alle sfide dell’emergenza
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